Quante volte avete dovuto andare avanti e indietro per cercare il parcometro per pagare la sosta della vostra auto o semplicemente per prolungarla? Parkar vi viene incontro: dal 13 agosto si potrà fare anche tramite l’applicazione per cellulare App Mycicero, che può già essere scaricata da Google Play, App Store e Windows Phone Store ma sarà attiva da lunedì. Oltre all’applicazione, il ticket potrà essere acquistato anche mediante un sms, una telefonata e un sistema vocale interattivo (assistente virtuale), registrandosi sul sito www.mycicero.it

Sempre da lunedì 13 agosto ci saranno nuovi parcometri che consentiranno di pagare la sosta tramite carte di credito, bancomat e carte prepagate e ricaricabili Parkar (queste ultime richiedibili presso gli uffici Parkar in viale Trieste 151 o tramite gli ausiliari della sosta). I ticket non saranno cedibili: bisognerà infatti inserire la targa del proprio veicolo. Questo, come precisa l’amministratore unico Parkar Roberto Murru, contrasterà l’evasione tariffaria. I nuovi parcometri inizialmente saranno 5: tre al Mercato di San Benedetto, uno a Cammino Nuovo e l’altro in piazza De Gasperi. Poi, nei prossimi mesi tutti i parcometri della città saranno sostituiti con questi ultimi di nuova generazione.

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre a Roberto Murru, anche il sindaco Massimo Zedda, l’assessora alla Mobilità Luisa Anna Marras e il comandante della Polizia municipale Mario Delogu.

Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.

Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).

La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.