Con la sua Mercedes, Lewis Hamilton ha vinto oggi il Gp d’Ungheria. Hamilton partiva già in pole position e ha tenuto testa ai ferraristi subito dietro di lui. La dodicesima prova del mondiale di Formula 1 è finita quindi con Sebastian Vettel al secondo posto e il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen.

Al quarto posto si è classificato Daniel Ricciardo, partito dalla dodicesima posizione con la Red Bull. Quinto Valtteri Bottas, con l’altra Mercedes. La classifica piloti vede sempre in testa Hamilton con 215 punti, seguito da Vettel con 189 e Raikkonen con 146. La classifica costruttori, invece, ha la Ferrari in testa con 265 punti e la Mercedes segue con 248.

Prima della gara, la Formula 1 si è fermata per un minuto di silenzio per commemorare il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, scomparso mercoledì scorso.

Cagliari. L’Inter torna a vincere in Serie A con un successo pesante in trasferta: 2-0 contro un Cagliari in ottima forma. Decisivi Lautaro Martinez, al rientro dall’infortunio, e il giovane Francesco Pio Esposito, al primo gol in carriera nel massimo campionato.

I nerazzurri arrivavano da un periodo complicato, con due sconfitte di fila in campionato prima del riscatto contro il Sassuolo e la vittoria in Champions con l’Ajax. Il Cagliari, invece, reduce da tre successi consecutivi (Parma, Lecce e Frosinone in Coppa Italia), ha dovuto fare i conti con diverse assenze pesanti.

Il match si è sbloccato subito: dopo appena nove minuti, Lautaro ha firmato di testa il vantaggio su cross di Bastoni, segnando il suo dodicesimo gol in carriera contro i rossoblù.

La partita è rimasta aperta fino al finale: palo di Calhanoglu, occasioni per Thuram e un Cagliari pericoloso con Folorunsho e Borrelli. Nel finale, però, è arrivata la rete che ha chiuso i giochi: al minuto 83, Francesco Pio Esposito, 18 anni, ha sfruttato un assist di Dimarco e ha trovato il suo primo centro in Serie A, regalando all’Inter una vittoria di grande peso.

Per i nerazzurri tre punti fondamentali, per il Cagliari una sconfitta amara ma a testa alta, in una sfida intensa fino all’ultimo minuto.