Era partito il 20 aprile scorso dalla sua città, Quartu Sant’Elena, con un obiettivo molto preciso: girare la Sardegna a piedi e senza soldi. Luca Cuomo, avventuroso 20enne di Quartu, ha concluso il periplo dell’isola nella giornata di oggi.

Qualche ora fa ha postato un selfie che lo ritrae con il cartello di Cagliari alle spalle. In circa tre mesi il giovane ha quindi completato il giro della Sardegna, realizzato senza denaro e con un carrellino con lo stretto indispensabile all’interno. «Aggiornamento in diretta: Ci siamo quasi» ha scritto Luca sulla sua pagina. 

«Non avevo mai viaggiato molto e non avendo tanti soldi ho deciso di usare i pochi a disposizione per comprare l’attrezzatura per un’avventura on the road. E sono riuscito così a coronare questo progetto» diceva pochi giorni dopo la sua partenza. 

Luca Cuomo

Non si tratta del primo a realizzare un’avventura del genere. Prima di lui, un ragazzi di San Sperata, Elia Giacobbe aveva percorso il perimetro della Sardegna senza soldi in 57 giorni di cammino.

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Si tratta di uno dei pigmenti più ricercati della preistoria ed è possibile trovarne anche in Sardegna (il campione che vedete in foto proviene dall’Iglesiente). Si tratta dell’ocra, “Una miscela di minerali ferrosi dall’aspetto “terroso”, in grado di sfumare in tonalità dal rosso al giallo”, specifica il geologo del GeoMuseo Stefano Incani di Masullas, Luigi Sanciu.

Dalla preistoria fino ai giorni d’oggi l’ocra ha avuto un carattere multifunzionale, assumendo molte volte un valore simbolico-magico. Nel Paleolitico l’utilizzo dell’ocra non era univoco: polverizzata, venne impiegata sia come colore nelle pitture rupestri sia nell’ambito dei rituali funerari.

L’ocra rossa fu ritrovata anche nelle sepolture neolitiche della Sardegna e trova un preciso significato nei rituali funerari attestati ad esempio nelle tombe della necropoli ipogeica del Neolitico Medio (4800-4450 a. C.) di Cuccuru S’Arriu di Cabras: nella tomba n. 387 il defunto era adagiato in posizione fetale con la statuina posta nella mano destra; il corredo era disposto tutto attorno al corpo; all’interno di una ciotola furono rinvenute due conchiglie aperte incrostate di ocra rossa, le cui tracce erano presenti anche sullo scheletro e sul corredo.