Barcone con 447 profughi: in 30 si buttano in mare e 4 annegano

Ennesimo dramma nel Mediterraneo. Da un barcone carico di 447 migranti, in 30 si buttano in mare e 4 di loro muoiono annegati
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Sono annegati 4 dei 30 migranti che, in viaggio su un barcone, si sono gettati in mare alla vista delle navi Protector di Frontex e Monte Sperone della guardia di finanza al largo di Linosa. Lo hanno confermato alla Squadra mobile di Ragusa parenti e amici delle vittime. Al comandante e all’equipaggio del barcone, fermati a Pozzallo per aver favorito l’immigrazione illegale, contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto.
Egiziani, siriani, tunisini e algerini i fermati. Come riporta Tgcom, comandante ed equipaggio erano dotati di navigatore satellitare e bussola. Si è scoperto che il capitano era già stato arrestato nel 2004 come scafista. I migranti a bordo, 447 persone in tutto, sono stati fotosegnalati alla polizia scientifica di Ragusa: tra loro ci sono due nigeriani che erano già stati in Italia. I due erano stati espulsi perché irregolari.

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Botulino a Monserrato, 626 School: ecco come evitare che accada di nuovo

Dopo l’intossicazione da botulino che ha colpito otto persone alla “Fiesta Latina”, il caso diventa un punto di svolta per ripensare i protocolli di prevenzione. 626 School propone ai Comuni un approccio integrato per garantire salute, controllo e fiducia.
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L’intossicazione da botulino che ha colpito otto persone durante la manifestazione “Fiesta Latina” a Monserrato, in provincia di Cagliari, è un episodio che scuote le coscienze e solleva interrogativi cruciali sul livello di sicurezza negli eventi pubblici. Dietro la cronaca, si cela una lezione importante per ogni amministrazione locale: la sicurezza di un Comune non riguarda solo strade, traffico o ordine pubblico, ma coinvolge anche aspetti meno visibili, come la prevenzione alimentare e il controllo igienico-sanitario.
Otto ricoveri ospedalieri, un bambino in condizioni gravi, confezioni alimentari sequestrate e un’indagine aperta per lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Tutto sembra essere partito da una salsa guacamole, apparentemente in regola, ma potenzialmente contaminata dal batterio Clostridium botulinum. Un evento che, con un sistema di prevenzione più solido, si sarebbe potuto forse evitare.
Non è bastata la reazione tempestiva dei NAS per evitare le conseguenze. L’interrogativo è chiaro: si poteva prevenire? La risposta, per chi conosce le dinamiche degli eventi pubblici, è affermativa. Ma a condizione che si rafforzino i presidi prima ancora che la manifestazione prenda il via. La semplice raccolta della documentazione degli operatori non è sufficiente: servono valutazioni attive, ispezioni preventive, monitoraggi costanti.
Secondo Giancarlo D’Andrea, direttore di 626 School ed ex RSPP Esterno del Comune di Monserrato durante la pandemia, “gli eventi pubblici vanno gestiti come progetti complessi, con un piano di prevenzione, un sistema di controllo in itinere e un report post-evento. Solo così si chiude davvero il cerchio della sicurezza.”
Un’Amministrazione che voglia davvero garantire un Comune Sicuro può dotarsi di strumenti operativi semplici ma efficaci: piani di sicurezza temporanei, audit degli operatori, checklist ispettive, protocolli per la gestione delle emergenze e una formazione obbligatoria per chi somministra alimenti. Manca una regia integrata, capace di guidare tutte le parti coinvolte verso un obiettivo comune: tutelare la salute pubblica.
In questa direzione si muove l’iniziativa di 626 School, che propone un modello operativo collaudato di sicurezza integrata per eventi pubblici. Un pacchetto completo che comprende la redazione di piani HACCP temporanei, audit pre-evento, presidi durante la manifestazione, verifiche post-evento e formazione certificata per operatori e organizzatori. Questo approccio è già stato adottato da diversi enti locali, con risultati concreti in termini di trasparenza, controllo e riduzione del rischio.
Oggi più che mai, è tempo per i Comuni di passare all’azione. 626 School è al fianco delle amministrazioni pubbliche che vogliono rendere le proprie manifestazioni più sicure e affidabili. Lo fa attraverso un servizio completo, che comprende formazione accreditata, supporto nella redazione dei piani HACCP, audit igienico-sanitari e consulenze tecniche personalizzate.
Per maggiori informazioni è possibile contattarci via email all’indirizzo [email protected] o [email protected], telefonare al numero 070 781090, oppure visitare il sito dedicato a mense e sicurezza nei Comuni: www.corsidiformazioneinsardegna.com/mensesicure

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