“Notti colorate 2018”: Cagliari si prepara per un’estate all’insegna dell’arcobaleno sotto le stelle
				Notti colorate 2018: sei colori per sette appuntamenti dal 7 luglio (primo giorno di saldi) al 9 agosto. Cagliari pronta per la settima edizione della manifestazione
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In tutto sei colori per sette appuntamenti “a partire da sabato 7 luglio, primo giorno dei saldi in Sardegna, con la Notte Gialla. Stesso colore per la serata seguente, domenica 8”, ha specificato stamani al Municipio la titolare delle Attività produttive e Turismo. A seguire, i consueti appuntamenti del giovedì sino al 9 agosto: la Notte Azzurra il 12 luglio, quella Verde il 19, la Rossa il 26. A agosto si passerà quindi al Viola di giovedì 2, mentre la notte di chiusura, il 9 appunto, sarà dedicata all’Arancione. Arrivata alla settima edizione, “Notti Colorate 2018 raccoglie nuove adesioni tra gli operatori turistici, i commercianti e le associazioni cittadine, per un programma sempre più variegato e pensato per tutti, grandi e piccoli”. Come i nuovi “menù colorati” proposti dai ristoratori del centro storico, numerose prelibatezze sarde e per tutte le tasche.
A impreziosire il tutto l’ampia offerta delle mostre e delle esposizioni nei musei e negli spazi culturali cittadini. Nell’ambito di “Cagliari Paesaggio” la Mediateca del Mediterraneo ospita la mostra di Antonello Ottonello “Bronzi”, dedicati al paesaggio minerario. “Sardegna Sotterranea” è il titolo dell’esposizione visitabile al Search, mentre il Ghetto di via Santa Croce ospita “Paesaggi d’acqua. Ancora nell’ambito di “Cagliari Paesaggio”, al Castello di San Michele sarà ospitata la mostra “Trasparenze di Passaggio”. Pensato per i più piccoli, ma non solo, è l’appuntamento con “Giacomina e il popolo di legno en paysage” , in programma al Teatro Civico di Castello a cura della compagnia Is Mascareddas. I disegni di Renato Figari sono i protagonisti della mostra Casteddaius. Figure in caricatura”, 50 ritratti dedicati a personaggi noti e meno noti accomunati dall’essere cagliaritani e legati profondamente alla città. Il 26 luglio, poi, appuntamento importante a Palazzo di Città con l’inaugurazione de “Il ’68”, di Ugo Ugo. Due serate dedicate a Sant’Efisio al Museo Archeologico Nazionale, con aperture straordinarie sino alle 23 e ingresso gratuito, il 19 e il 26 luglio: il primo appuntamento sarà dedicato all’Arciconfraternita di Sant’Efisio, alla sua storia e alle sue attività; il secondo, dal titolo “I 40 anni di diretta della Festa di Sant’Efisio”, avrà come protagonisti i giornalisti che raccontano la processione del Santo in ogni sua fase. Tra gli eventi negli spazi culturali cittadini dedicati alla musica il Waves Festival, con un cartellone di tutto rispetto che vede, tra gli altri, protagoniste Suzanne Vega e Cristina Donà, in corso all’Exma’, e la mostra “Santissimi”, anche questa ospitata nei locali di via San Lucifero. Nell’ambito di Cortoindanza/Logos è la Galleria Rifugio Don Bosco a ospitare “Un ponte verso l’Europa”, a cura di Tersicorea.
Interessati poi da itinerari e visite guidate saranno tutti i quartieri del centro storico, il Parco di Tuvixeddu, quello di Molentargius e la Sella del Diavolo. Le storie, i racconti, le leggende sui personaggi, sui palazzi, sui vicoli e sui segreti di Marina, Stampace, Villanova e Castello saranno al centro delle iniziative a cura delle associazioni Archeo Labor, associazione Bel e Zebù, Cagliari Ghost Tour, Divo Sardegna, Italtours & Sardegna sotterranea, Nadir Sardinia, Natura Foto Trekking, Tourlab Sardinia, Viva Cagliari Tour, Escursioni Zedda guida Cagliari e Sardegna, Amici di Sardegna, Emilia Canto, Welcome to Sardinia (programma completo e informazioni su cagliariturismo.it).
        
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Cagliari dice addio al Marina cafè Noir, si chiude un capitolo di cultura e libertà

Dopo ventitré anni di parole, musica, incontri e riflessioni condivise, il Marina Cafè Noir lascia Cagliari. Il festival, nato con l’intento di avvicinare la cultura a tutti, senza confini sociali o appartenenze, sospende le sue attività in città.
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Cagliari dice addio al Marina cafè Noir, si chiude un capitolo di cultura e libertà.
Dopo ventitré anni di parole, musica, incontri e riflessioni condivise, il Marina Cafè Noir lascia Cagliari. Il festival, nato con l’intento di avvicinare la cultura a tutti, senza confini sociali o appartenenze, sospende le sue attività in città.
Una decisione che segna la fine di un’epoca per la vita culturale dell’isola e apre una ferita profonda nel cuore di chi, in questi anni, ha trovato nel festival uno spazio di libertà e confronto. Nato all’inizio degli anni Duemila come progetto indipendente e inclusivo, il Marina Cafè Noir non è mai stato un semplice evento letterario. È stato un laboratorio urbano, un punto di incontro tra libri, teatro, musica e impegno civile. Ha occupato piazze e strade, trasformando angoli dimenticati della città in luoghi di partecipazione. Ogni edizione ha raccontato il mondo da prospettive diverse, intrecciando voci, generi e linguaggi. Gli organizzatori hanno sempre difeso l’idea di una cultura accessibile, capace di far dialogare realtà diverse, e nel tempo il festival è diventato un riferimento riconosciuto a livello nazionale, citato da riviste e guide come uno dei più originali d’Italia.
Negli anni, il Mcn ha saputo costruire una comunità viva e accogliente. Ha dato spazio a scrittori, artisti e pensatori italiani e internazionali, ma anche a chi, semplicemente, desiderava ascoltare e partecipare. Ha raccontato Cagliari fuori dai suoi confini, mostrando un volto aperto, creativo e contemporaneo della città. Tuttavia, dietro l’entusiasmo del pubblico e il prestigio conquistato, il rapporto con le istituzioni locali si è progressivamente incrinato. L’organizzazione ha denunciato un clima amministrativo sempre più complesso, fatto di ostacoli burocratici e di una percezione distorta del proprio ruolo. Sentirsi considerati un problema più che una risorsa, spiegano dall’associazione culturale Chourmo, ha reso insostenibile continuare a operare nello stesso contesto. Così è arrivata la decisione più difficile: sospendere le attività a Cagliari e cercare altrove nuovi spazi per far vivere il progetto. Il futuro del Marina Cafè Noir rimane aperto, come le storie che ha raccontato in questi ventitré anni. L’anima del festival continuerà a viaggiare, portando con sé la stessa energia, lo stesso desiderio di incontro e quella passione civile che lo hanno reso unico. Cagliari, invece, dovrà fare i conti con un’assenza che pesa, quella di un progetto che ha saputo parlare alla città e al mondo, ricordando a tutti che la cultura è prima di tutto un atto di libertà condivisa.
          
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