I vicini di casa? Per i sardi, nonostante tutto, “meglio tenerseli buoni”
Tra i fattori che turbano di più la convivenza col vicino ci sono il poco rispetto per le parti comuni (57%), gli schiamazzi (50%), le auto che ingombrano i passi carrai (41%), la televisione o la musica ad alto volume (55%), persino gli odori ritenuti molesti (34%) o la presenza di animali e bambini (34%).
Ci si saluta appena o, peggio, si litiga: i rapporti di vicinato dei sardi, così come nel resto d’Italia, non sono più quelli di un tempo.
Più della metà degli abitanti della regione (71%) è indifferente o addirittura ostile nei confronti dei vicini di casa, come emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni.
Andare d’accordo con i vicini non è mai stato semplice, ma la soglia di sopportazione sembra essersi abbassata. Per cosa si discute più spesso? Tra i fattori che turbano di più la convivenza col vicino ci sono il poco rispetto per le parti comuni (57%), gli schiamazzi (50%), le auto che ingombrano i passi carrai (41%), la televisione o la musica ad alto volume (55%), persino gli odori ritenuti molesti (34%) o la presenza di animali e bambini (34%).
Sul pianerottolo, poi, di solito ci si evita: in Sardegna, più della metà degli intervistati (71%) ha dichiarato infatti di non avere rapporti con i vicini e, oltretutto, di non voler socializzare più di tanto, sia perché sono sempre di fretta (45%), sia perché pare che spesso siano i vicini stessi a non voler socializzare (18%), sia, infine, per mancanza di fiducia (10%).
Eppure, che i vicini di casa possano essere una risorsa è opinione ancora diffusa. Secondo il 75% degli intervistati sardi, infatti, i vicini possono aiutarsi reciprocamente in caso di necessità, mentre per il 24% il vicino può badare all’abitazione quando si è assenti, magari in vacanza. Addirittura, per un altro 46% di sardi la presenza di un vicino potrebbe anche costituire un buon deterrente per i ladri.
I buoni rapporti con il vicinato, poi, fanno anche bene al cuore. In senso letterale. Un recente studio pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health, infatti, ha dimostrato che relazioni positive con le persone del nostro vicinato riducono notevolmente, anche del 67%, il rischio di crisi cardiache.
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