Aveva bevuto ed era diventato violento anche contro i Carabinieri che hanno provato a calmarlo e portarlo via, l’uomo che la scorsa notte a Iglesias si trovava in un locale della centralissima piazza Sella e, in compagnia della moglie, aveva alzato un po’ troppo il gomito. Arrivata l’ora di chiusura, i camerieri hanno informato l’uomo, M.M. classe ’63, che non potevano più servire alcolici; a quel punto, l’uomo è andato su tutte le furie inveendo contro i camerieri e chiunque gli capitasse a tiro.

Immediata la segnalazione ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile che sono intervenuti e, non senza difficoltà, hanno provato a calmare l’uomo, che ha inveito anche contro i militari, e a condurlo in Caserma. Ad un primo controllo, M.M. è risultato già affidato in prova ai servizi sociali e aveva l’obbligo di rientrare a casa prima delle 23 e di non bere alcolici.

Conclusosi l’arresto di M.M. per i reati di resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale, la moglie ha avuto il coraggio di denunciare i continui maltrattamenti da parte dell’uomo ai suoi danni, l’ultimo dei quali risaliva a qualche ora prima. La donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso dove è stata presa in cura. M.M. è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa di comparire davanti al giudice domattina dove si dovrà difendere dalle accuse di resistenza, maltrattamenti in famiglia e giustificare le violazioni agli obblighi previsti dalla misura cautelare cui era sottoposto.

Quello scoperto nella notte dai militari di Iglesias è solo uno dei diversi casi di maltrattamenti in famiglia scoperti soltanto nella giornata di ieri dai Carabinieri tra il Sulcis e il Cagliaritano. A Cagliari intorno alle 21:45, una 47enne di Quartucciu è stata soccorsa a seguito di una aggressione subita dall’ex compagno; a Sant’Antioco, invece, alle ore 22.00, un 47enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia; a Monserrato, intorno all’una di notte, un 31enne, pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia; a Iglesias, infine, poco dopo la mezzanotte, un 55enne, pregiudicato, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e oltraggio e resistenza a P.U.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.