Nuovo sbarco di migranti nell’isola: una ventina di persone appena intercettate a Sant’Antioco
Sono arrivati questa mattina a bordo di vari barchini tra Porto Pino e Isola della Vacca, nel Sulcis. Per ora si ritiene, come riportato da un post di Mauro Pili, che siano una ventina di persone
Continuano gli sbarchi dei migranti in Sardegna: come riportato da un post del deputato di Unidos, Mauro Pili, a Sant’Antioco, tra Porto Pino e Isola della Vacca sono stati segnalati alcuni barchini. Forse una ventina di persone appena arrivate nel Sulcis, intorno alle 7:45, come si legge dalla nota dei Carabinieri di Carbonia.
“Sul posto stanno operando i Carabinieri della Compagnia di Carbonia. Non è dato sapere il numero totale dei migranti in arrivo in quanto per ora non ne sono stati ancora rintracciati a terra”, si legge nel post. Tutto il territorio è presidiato dalle Forze dell’Ordine.
Alle successive ore 8:30, i carabinieri delle stazioni di Teulada e di Narcao, su segnalazione di privato cittadino sono intervenuti a Sant’Anna Arresi, dove presso il centro abitato di Porto Pino hanno rintracciato 20 cittadini extracomunitari, maschi, adulti e in apparenti buone condizioni di salute. I militari stanno procedendo alle attività di rito, al termine delle quali scorteranno il mezzo che li trasporterà al centro di accoglienza Di Monastir.
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La prima donna arbitro d’Italia fu una ragazza cagliaritana. Ecco la sua storia
Per "mettere la gonnella" a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.
Donne sarde, donne di carattere. Lo si dice spesso e a volte la storia interviene a corroborare questa tesi. Un primato in rosa molto particolare spetta infatti a una donna sarda, Grazia Pinna, cagliaritana residente in Toscana. Nel febbraio del 1979 passò alla storia per essere stata la prima donna arbitro d’Italia.
Come racconta un articolo de L’Unione Sarda del 14 febbraio 1979, Grazia Pinna, precedentemente commessa della Rinascente di Cagliari, dal «corpo minuto e gli occhi intensi», si era trasferita dal 1962 in Toscana per seguire il marito, un pasticciere, poi scomparso prematuramente. Allora 35enne, vedova e madre con due figli, fu scelta ufficialmente dall’Uisp per arbitrare partite di calcio.
Un primato conteso però da altre donne, tutte sarde o con legami con la Sardegna. Quando infatti uscì la notizia di Grazia Pinna, una 32enne di Guspini cresciuta a Terralba ed emigrata a Roma, Agnese Carta, raccontò di aver arbitrato da più tempo per conto della Fia. Come lei altre due donne, Placida Marrosu, anche lei sarda, e Paola Oddi, romana, ma sposata con un uomo di Bitti. Tutte in realtà arbitravano match da diversi anni. L’eccezionalità di Grazia Pinna fu proprio il riconoscimento da parte dell’Uisp, allora ancora negato dalla Figc, autorità competente per le altre tre donne.
Di chiunque sia stato il primato, una cosa è certa: per “mettere la gonnella” a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.
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