Giappone: il treno parte 25 secondi prima del previsto e l’azienda si scusa con i viaggiatori

Qui in Italia potrebbe sembrare fantascienza ma in Giappone certe cose, si sa, vengono prese con molta serietà. Una di queste è la puntualità dei mezzi di trasporto: qualche giorno fa un treno è partito con 25 secondi di anticipo sulla tabella di marcia prevista. La West Japan Railways a seguito di questo "imperdonabile inconveniente" ha addirittura diffuso una nota di scuse per i passeggeri
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Se la partenza in orario di un trasporto pubblico è esperienza rara nel nostro paese, quella anticipata ancora di più. Non altrettanto avviene in Giappone dove un treno è partito 25 secondi prima rispetto all’orario fissato e l’azienda si è sentita persino in dovere di scusarsi con l’utenza per “l’enorme inconveniente” arrecato.
Come riporta il Tgcom, il treno oggetto del disagio era alla stazione di Notogawa, a Shiga, e per errore si è staccato dalla banchina alle 7:11:35 di venerdì. Il treno doveva partire alle 7:12 ma il macchinista ha per sbaglio chiuso le porte alle 7:11. Accortosi dell’errore, ha comunque deciso di partire 35 secondi dopo visto che sulla piattaforma non c’erano passeggeri in attesa di salire sui vagoni. In realtà uno zelante viaggiatore che aveva assistito alla scena si è sentito in dovere di avvisare il capostazione e di far presente che un treno non può partire con 25 secondi di anticipo, anche se il mezzo successivo per la stessa tratta era previsto 6 minuti dopo.

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Investita e lasciata agonizzante per giorni: fratturata e piena di ferite, Livia lotta per sopravvivere

«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso», racconta Silvia Troncia dell'associazione Amici del Branco.
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Una storia di crudeltà e abbandono che lascia senza parole. Una cagnolina è stata ritrovata in condizioni gravissime, dopo essere stata investita e lasciata senza soccorso per almeno 2 giorni. Fratturata, piena di escoriazioni e infestata da centinaia di zecche, ha resistito sola, tra dolori insopportabili e il rischio di infezioni fatali.
A raccontare il drammatico salvataggio è Silvia Troncia, presidente dell’associazione Amici del Branco:
«Chi l’ha ridotta così non le ha prestato soccorso, l’ha lasciata agonizzante. Quando è stata recuperata era in uno stato pietoso. L’abbiamo accolta e portata subito in clinica: dopo averla stabilizzata e tolto le zecche, è iniziata una trasfusione». E finalmente la cucciola, circa 3 mesi, ha un nome, forse il primo della sua vita, Livia.
Le sue condizioni restano delicate, ma c’è un filo di speranza. «Oggi sta un po’ meglio – spiega Troncia – e speriamo davvero che l’infezione non prenda il sopravvento. Subirà un’operazione per stabilizzare la frattura alla zampa. Adesso non possiamo fare altro che sperare e curarla al meglio».
L’associazione, che già si occupa di circa 30 cani disabili o con gravi patologie e 19 gatti con handicap, lancia un appello urgente alla solidarietà: «Non sappiamo più come fare, ma non potevamo girarci dall’altra parte. Per garantire tutte le cure e il ricovero in clinica veterinaria abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». Chi volesse contribuire può farlo attraverso: PayPal, [email protected]
IBAN, IT71D0760104800000006494297 – Amici del Branco Odv
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