Si chiama Cicala e si trova in Calabria: è il primo borgo in Italia che accoglierà i malati di demenza e le loro famiglie per far vivere loro un’esistenza “normale“.

Come scrive Il Messaggero, il piccolo centro del Catanzarese si trasforma in una grande casa per i malati e le loro famiglie, spesso lasciati soli con problemi e angosce. Giunge al traguardo un percorso avviato nel 2008 quando mosse i primi passi il centro diurno Spazio Alpade gestito dall’associazione Ragi onlus presieduta da Elena Sodano. Un progetto dedicato proprio ai malati di demenza e ai congiunti che ogni giorno devono affrontare un percorso complesso, assistendo al progressivo peggioramento del familiare spesso senza competenze per sostenerlo.

Grazie al nuovo centro diurno per demenze e Parkinson “Antonio Doria” (il primo paziente del centro) a Cicala i malati potranno vivere una quotidianità ricca, libera, inclusiva e partecipativa. L’obiettivo è permettere loro di con-vivere con la malattia senza subirla. «Le persone con demenza potranno andare nelle scuole e stare con i ragazzi – spiega Sodano – impastare il pane con il nostro amico fornaio, partecipare all’animazione delle Messe, prender parte alle attività della comunità».

Elena Sodano ringrazia la comunità di Cicala «che ha capito e accettato e in particolare il sindaco Alessandro Falvo che ha creduto a un modello di vita possibile e accogliente. Attueremo il progetto Dementia Friendly Community Italia (Comunità amica delle demenze Italia) con caratteristiche uniche in Italia e in Europa».

Tragedia nel primo pomeriggio a Sestu. Nicolò Spingola, pensionato di 76 anni, è morto nella sua abitazione di via Leopardi, travolto dal crollo di un muro che stava abbattendo con un piccone.

L’uomo, molto conosciuto in paese per aver gestito per anni una cartolibreria in via Monserrato, aveva deciso di effettuare dei lavori in casa, cercando di demolire una parete realizzata in blocchetti. Purtroppo, durante l’intervento, la struttura ha ceduto improvvisamente, crollandogli addosso e schiacciandolo.

A dare l’allarme è stata la moglie, che ha assistito impotente alla scena. Sul posto sono intervenuti rapidamente i soccorsi: tre ambulanze, tra cui un mezzo medicalizzato, e i carabinieri della stazione locale. Nonostante i tentativi di rianimarlo, per Spingola non c’è stato nulla da fare: le ferite riportate, unite a una forte emorragia, si sono rivelate fatali. I militari hanno effettuato i rilievi necessari per chiarire la dinamica dell’incidente, che appare come un drammatico episodio domestico. La salma è stata restituita alla famiglia.