Ospedale civile, consiglieri contro la chiusura: “Salviamo il presidio sanitario del centro storico”

«L’idea di privare il centro storico di Cagliari di un servizio sanitario - spiega Agus - mi vede totalmente in disaccordo: stiamo parlando di una zona peculiare della città frequentata quotidianamente, oltre che dagli abitanti, da decine di migliaia di persone che lavorano o accedono a servizi e attività commerciali e da un numero sempre crescente di turisti».
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Mozione in Consiglio regionale di alcuni consiglieri di maggioranza – che vede come primo firmatario l’esponente di Campo progressista Francesco Agus – per chiedere il mantenimento di un presidio sanitario presso l’Ospedale San Giovanni di Dio.
«L’anno scorso, quando il Consiglio regionale approvò la ridefinizione della rete ospedaliera – spiega Agus – la scelta fu rimandata attribuendo provvisoriamente allo stabile un ruolo “da definire”. Oggi è importante che assessorato e maggioranza prendano in merito una decisione chiara e non fraintendibile».
«L’idea di privare il centro storico di Cagliari di un servizio sanitario – prosegue Agus – mi vede totalmente in disaccordo: stiamo parlando di una zona peculiare della città frequentata quotidianamente, oltre che dagli abitanti, da decine di migliaia di persone che lavorano o accedono a servizi e attività commerciali e da un numero sempre crescente di turisti. Il mantenimento del presidio sanitario sarebbe pienamente compatibile con la creazione, all’interno del complesso, della cittadella della solidarietà auspicata dal Consiglio comunale di Cagliari e apprezzata dalle associazioni che si occupano di assistenza e sostegno. Occorre che venga presa una decisione il prima possibile e che non si lasci decadere la struttura: è alto il rischio che si ripeta un caso “ex Ospedale marino”, questa volta nel centro storico della città. Abbiamo già visto edifici di grande pregio che, privati del loro ruolo e dimenticati, da risorsa per la città sono diventati ruderi. Credo sia importante fare chiarezza e evitare che accada un’altra volta».

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Formaggi sardi trionfano al Mondial du Fromage: oro, argento e bronzi per tre caseifici dell’Isola

Sei medaglie per l’Isola: caseifici di Marrubiu e Mandas portano la Sardegna sul podio mondiale dei formaggi.
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TOURS (Francia) – La Sardegna si conferma terra di eccellenze casearie conquistando sei prestigiose medaglie al Mondial du Fromage et des Produits Laitiers, il campionato mondiale del formaggio che si è svolto a Tours dal 14 al 16 settembre 2025.
Tra i 56 riconoscimenti complessivi portati a casa dall’Italia, l’Isola da sola ha brillato con 1 oro, 1 argento e 4 bronzi, confermando il suo ruolo da protagonista assoluta nel panorama lattiero-caseario internazionale.
Il gradino più alto del podio è andato all’azienda Murgia Sergio srl di Marrubiu con il Monteterno, formaggio di pecora a pasta semicotta e stagionatura tra i 6 e i 12 mesi, che ha conquistato la medaglia d’oro 2025 nella sua categoria.
Non da meno Sepi Formaggi di Marrubiu, che ha ottenuto l’argento con il Pecorino Fioretto, già medaglia d’oro nel 2024 a Lione e riconosciuto come Top Italian Food da Gambero Rosso. Un risultato che conferma l’eccellenza e la continuità di un prodotto ormai affermato a livello internazionale.
A completare il medagliere sardo il caseificio Garau di Mandas, che ha fatto incetta di riconoscimenti con ben quattro medaglie di bronzo, grazie ai pecorini Granduca di Mandas, Cardureu, Colline di Mandas e alla novità Piccante di Trexenta, premiata per la prima volta in un concorso mondiale.
Un risultato che premia non solo le singole aziende, ma l’intero comparto caseario sardo, capace di unire tradizione e innovazione. La Sardegna dimostra così di essere non solo meta turistica di straordinaria bellezza, ma anche patria di sapori autentici e di formaggi in grado di competere con le migliori produzioni mondiali.

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