Vertice studenti-Cus sugli impianti sportivi universitari

Questa mattina i rappresentanti degli studenti di Unica 2.0 hanno incontrato Marco Meloni, Presidente del Cus, per discutere della situazione degli impianti sportivi universitari.
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Questa mattina i rappresentanti degli studenti di Unica 2.0 hanno incontrato Marco Meloni, Presidente del Cus, per discutere della situazione degli impianti sportivi universitari.
«Abbiamo fatto presente come, sia per gli sportivi, quanto per gli studenti, la chiusura di tutti i servizi abbia recato notevoli disagi – si legge in una nota dell’associazione – abbiamo chiesto e ottenuto che gli studenti di scienze motorie possano riprendere a svolgere normalmente le attività didattiche previste dal loro corso di studi non appena il corso presenterà al Cus il calendario di queste attività. Il Cus si è impegnato ad assicurare lo svolgimento delle attività anche se la chiusura della struttura di Sa Duchessa dovesse perdurare».
L’ incontro di questa mattina si è focalizzato soprattutto sulla situazione generale e il Presidente del Cus si è detto propenso a perseguire la strada del dialogo. «È quanto meno necessario che il luogo occupato venga ripristinato alla sua funzione originaria – spiega il coordinatore di Unica 2.0 Matteo Vespa – quello che dovrà esserci, allora, è un accorciamento delle tempistiche dell’Ateneo affinché i lavori di ristrutturazione dello spogliatoio inizino al più presto. Come dichiarato in questi giorni, il nostro unico obiettivo è fare in modo che gli studenti non si vedano privati dei loro diritti: il nostro compito ora è quello di continuare a premere affinché l’Ateneo e il Cus risolvano la situazione in via non traumatica, continuando l’interlocuzione con la rappresentanza studentesca e anche direttamente con gli studenti protagonisti dell’occupazione».

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Riccardo Spiga Personal Training: il metodo che mette le persone al centro

Quando allenare il corpo significa trasformare anche la mente. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Riccardo Spiga e Matteo Isola per scoprire il loro approccio unico al benessere, fatto di percorsi su misura, attenzione totale e fiducia reciproca.
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Quando si entra nello studio di Riccardo Spiga, in via R. Binaghi 3 a Cagliari, non si percepisce subito il tipico odore metallico delle palestre affollate. Non ci sono rumori assordanti di macchine da palestra, non ci sono folle di corpi in movimento, né attese per svolgere gli esercizi. Qui l’atmosfera è diversa: intima, accogliente, quasi familiare. Riccardo Spiga è il fondatore dello studio, nato dal suo sogno e dalla sua passione per il fitness. Ma al suo fianco, da ormai sette anni, c’è Matteo Isola, il suo braccio destro, l’anima operativa che affianca Riccardo nella gestione dei clienti e nella costruzione dei percorsi di allenamento. Insieme hanno trasformato il concetto di personal training: non più folla, non più allenamenti standardizzati, ma percorsi su misura, pensati per ogni singola persona.
Entrambi hanno studiato presso scuole di riferimento come ISSA Europe e ELAV, con certificazioni che garantiscono competenza e aggiornamento continuo. La loro formazione consente di affrontare anche problematiche posturali e di garantire percorsi personalizzati in cui l’obiettivo è la salute, il benessere e il piacere di sentirsi bene nel proprio corpo.
Da due anni e mezzo, con l’apertura del nuovo studio di Riccardo, il duo ha consolidato il proprio metodo: seguire pochi clienti alla volta, garantendo attenzione totale, programmi personalizzati di massimo cinquanta minuti o un’ora, e un supporto costante, sia fisico che mentale.
La forza di questo approccio sta nella relazione che Riccardo e Matteo costruiscono giorno dopo giorno con i loro clienti. Non è raro che gli allenamenti diventino occasioni per parlare, sfogarsi, condividere piccoli e grandi traguardi personali. L’allenamento, così, non è più un obbligo da spuntare in agenda, ma un momento atteso, cucito addosso a chi lo vive.
“Molte persone arrivano qui con l’idea che la palestra sia fatica e sacrificio – spiega Matteo – invece scoprono che può diventare un momento tutto per sé, in cui sentirsi ascoltati e supportati”.Il concetto di “crescita personale” diventa quindi centrale: ogni scheda di esercizi è pensata non solo per modellare il corpo, ma per restituire energia, fiducia e motivazione. Piccoli progressi quotidiani che, sommati nel tempo, cambiano radicalmente la percezione che ciascuno ha di sé stesso.
“Quando una persona entra, anche senza voglia, già questo è un grande passo – racconta Riccardo – Il nostro lavoro è dare uno sprint mentale, far capire che con costanza e tempo si possono ottenere risultati concreti. Non ci interessa la fretta, ci interessa che il percorso sia sostenibile e significativo”.
Il lato umano è quindi ciò che distingue davvero lo studio. Molti dei clienti che oggi frequentano lo studio hanno iniziato il loro percorso anni fa e non hanno più smesso. Alcuni sono con Riccardo e Matteo da oltre sette anni: una fedeltà rara nel mondo del fitness, che dimostra come qui non si tratti di seguire una moda passeggera, ma di intraprendere un vero cammino di benessere. Ogni allenamento diventa un tassello che si aggiunge a una relazione di fiducia reciproca.
“Conosciamo le persone una per una – racconta Riccardo – sappiamo quando è il momento di spingerle un po’ oltre e quando invece serve ascoltarle e rallentare. È questo che fa la differenza”.
Matteo ci racconta di clienti che tornano a sorridere dopo anni di difficoltà, di persone che ritrovano fiducia nel proprio corpo e nella propria mente. La loro attenzione ai dettagli, la capacità di leggere l’umore dei clienti appena entrano in sala e il supporto costante creano un ambiente dove il benessere fisico e mentale vanno di pari passo.
Oggi lo studio di personal training di Riccardo Spiga, in via R. Binaghi 3, è diventato un punto di riferimento a Cagliari per chi cerca un approccio diverso al fitness. Non solo risultati tangibili sul corpo, ma un percorso che unisce professionalità, ascolto e attenzione autentica. E forse è proprio questa combinazione di empatia e competenza a spiegare perché chi entra dalla porta dello studio di Riccardo e Matteo, difficilmente poi ne esca uguale a prima.

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