Aveva appena attraversato in auto il confine fra Danimarca e Germania, Carles Puigdemont proveniva dalla Finlandia ed era diretto in Belgio. Un giro d’Europa che non gli ha permesso però di sfuggire alla richiesta di arresto ed estradizione che la Spagna aveva emesso nei suoi confronti.

L’arresto

Sono stati i tweet del suo avvocato Jaume Alonso- Cuevillas e della polizia tedesca che hanno documentato questi momenti. L’ex-presidente catalano in esilio è stato infatti arrestato dalla polizia tedesca che lo ha trattenuto in attesa di accertamenti. La Germania ora ha 60 giorni di tempo per decidere sull’estradizione del leader catalano, il cui arresto ha già fatto scattare le proteste in Spagna dalla Catalogna ai Paesi Baschi.

Le accuse al leader indipendentista catalano

La caccia a Puigdemont non sarebbe cosa da poco. Venerdì scorso infatti Puigdemont era stato formalmente incriminato dal tribunale supremo spagnolo per presunta ‘ribellione’ venerdì con altri 24 dirigenti catalani. Ora rischia una condanna fino a 30 anni di carcere per il suo progetto politico d’indipendenza e per la proclamazione della repubblica il 27 ottobre scorso.

Nella notte un ordigno rudimentale è esploso davanti al Postamat di Tinnura, in via Nazionale. L’esplosione ha distrutto l’apparecchio e danneggiato un’auto vicina, ma la cassaforte ha resistito, costringendo i malviventi alla fuga senza bottino.

Sul posto sono intervenute subito le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, con l’analisi delle telecamere di sorveglianza e la raccolta di testimonianze.

L’episodio ha scosso il paese, dove simili gesti sono ritenuti estranei alla comunità.