100 years younger in 21 days – 100 anni più giovani in 21 giorni. Questo è il titolo del reality registrato questo autunno per il canale ITV all’ Arbatax Park Resort.

Otto star britanniche con una età compresa tra i 45 e 90 anni cercano di cancellare i segni del tempo dai loro volti, corpi e menti. Gli stravizi come alcool e fumo, insieme ad una alimentazione pessima con cibo spazzatura, hanno invecchiato precocemente le 8 star che vogliono ritrovare i fasti perduti.

La Sardegna, famosa per la longevità dei suoi abitanti, è stata scelta come location ideale per intraprendere questa avventura. Oltre al buon cibo locale i concorrenti sono sottoposti da un team di esperti (dermatologi, nutrizionisti, personal trainer) ad alcune pratiche di bellezza non convenzionali tanto in voga ultimamente come la bava di lumaca che leviga la pelle o il clistere di caffè.

Nonostante i tuffi nelle cale della costa ogliastrina, trekking sulle montagne sarà difficile abbandonare le vecchie abitudini malsane dei concorrenti. Chissà se le star inglesi dopo 21 giorni avranno centrato l’obiettivo di essere più giovani (e in salute) senza dover passare sotto al bisturi del chirurgo.

Articolo di Alessandra Useli.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.