Se il Movimento cinque stelle ha vinto solo parzialmente le elezioni a livello nazionale (non ha raggiunto il 40%) in Sardegna si può dire che non ha vinto, ha stravinto. Il dato è chiaro se si va a vedere i collegi uninominali: sia alla Camera che al Senato il primo partito è proprio quello capeggiato da Luigi Di Maio.

Tradotto in seggi, i collegi uninominali ne assegnano quindi 9 ai candidati del Movimento, 3 senatori e 6 deputati. Ma chi sono gli eletti? Andiamo a conoscerli insieme.

Nel collegio più conteso, quello cagliaritano per la Camera il velista Andrea Mura l’ha spuntata su Ugo Cappellacci di Forza Italia (coalizione centrodestra). Andrea Mura è sicuramente il volto più noto. Velista plurititolato, Mura è entrato nella leggenda della storica regata “Ostar Race”, vincendola due volte consecutivamente nel 2013 e nel 2017. Nel 2010, dopo diverse esperienze alle Olimpiadi e nelle Louis Vuitton Cup ha vinto la Route du Rhum ed è stato scelto come “velista dell’anno” nel 2011 e nel 2014. Una vera e propria leggenda dello sport sardo.

Nel collegio del Sulcis l’ha spuntata Pino Cabras, giornalista-blogger molto seguito (profilo molto in linea con quello che era il Movimento cinque stelle delle origini) e di professione funzionario Sfirs. Nel collegio di Oristano si aggiudica il seggio l’allevatore e pastore Luciano Cadeddu, mentre a Nuoro va all’avvocata Mara Lapia. Anche a Olbia vince un giornalista, Nando Marino, e un altro legale si afferma a Sassari, Mario Pierantoni.

Al collegio uninominale di Cagliari per il Senato il Movimento cinque stelle vede la vittoria di un uomo di cultura, lo scrittore e docente di filosofia Gianni Marilotti, vincitore nel 2003 del prestigioso premio “Italo Calvino” con il libro “la quattordicesima commensale. Si tratta di uno dei più brillanti intellettuali schierati dallo staff di Di Maio in tutto il territorio nazionale. Nel collegio del Centro Sardegna vince un commercialista, Emiliano Fenu, mentre nel Nord Sardegna il seggio va a un’altra scrittrice, Vittoria Maria Bogo Deledda. 

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.