Il volto della determinazione, l’intervista allo scalatore sardo Angelo Lobina
È diventato il mito di tante persone già da quando, un anno fa, portò in alto l’orgoglio sardo issando la bandiera dei Quattro Mori sulla cima più alta del mondo, quella del monte Everest. Allo scalatore sardo Angelo Lobina, in seguito
È diventato il mito di tante persone già da quando, un anno fa, portò in alto l’orgoglio sardo issando la bandiera dei Quattro Mori sulla cima più alta del mondo, quella del monte Everest. Allo scalatore sardo Angelo Lobina, in seguito a quella tappa, mancava una sola spunta per completare la lista del progetto Sardegna7Summits e il 13 gennaio 2018 è riuscito a coronare il suo sogno, conquistando la cima del Monte Vinson (4.892m) nel freddo Antartide. Lobina è ad oggi il primo sardo in assoluto ad aver concluso questa avvincente sfida.
Accadde Oggi: il 29 aprile del 1929 i Savoia inaugurano l’ippodromo del Poetto (VIDEO)
Il 29 aprile 1929 il re Vittorio Emanuele III inaugurò l'ippodromo di Cagliari.
Il 29 aprile 1929 una folla festante accorse al Poetto: alla presenza del re Vittorio Emanuele III, veniva inaugurato l’ippodromo. Uno straordinario video, realizzato dall’Istituto Luce, conserva il ricordo della cerimonia.
Sul finire degli anni Venti la classe borghese si era ingrossata: imprenditori, commercianti e militari erano poi appassionati di attività ippiche, e di questo l’amministrazione prese atto per ingraziarsi la cittadinanza. Strutture simili sorgevano ormai in numerose città d’Italia, e già dall’anno precedente la Società Ippica di Cagliari raccoglieva un discreto successo.
Gare e concorsi si susseguirono negli anni che intercorsero fra l’inaugurazione e lo scoppio della seconda guerra mondiale, e numerosi furono i cavalli e i cavalieri sardi che conquistarono la fama. Tra questi Antonio “Tonino” Gutierrez, che alla fine degli anni Trenta batté il record del mondo nel salto degli ostacoli. Fantini, appassionati e scommettitori erano soliti partecipare ai sontuosi rinfreschi che si tenevano a Cagliari, e nella sua età d’oro l’ippodromo divenne uno dei principali punti d’aggregazione della città.
La guerra cambiò tutto: molti fuggirono, e la struttura divenne ricovero per i cavalli e rifugio per gli sfollati, tanto che le scuderie vennero trasformate in abitazioni che diedero corpo al quartiere Ausonia, demolito negli anni Sessanta. L’impianto conobbe nuova vita soltanto nel 1959, in occasione delle Olimpiadi, ma già negli anni immediatamente successivi l’ombra dell’abbandono si fece sempre più scura.
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