Sanità, Pili: “Per una mammografia al Brotzu bisogna attendere 444 giorni”

«Ecco come funziona la sanità in Sardegna per uno degli esami più importanti per la prevenzioni tumori, nel principale ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari, servono 444 giorni di attesa». La denuncia arriva dal deputato sardo di Unidos Mauro
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«Ecco come funziona la sanità in Sardegna per uno degli esami più importanti per la prevenzioni tumori, nel principale ospedale della Sardegna, il Brotzu di Cagliari, servono 444 giorni di attesa». La denuncia arriva dal deputato sardo di Unidos Mauro Pili.
«Siamo dinanzi alla più vergognosa gestione della sanità pubblica da parte di una giunta regionale e di un assessore incapaci di governare un settore cosi delicato – attacca Pili – . Si tratta di dati ufficiali che confermano il disastro della sanità in Sardegna e quella che si configura sempre di più come l’interruzione di un pubblico servizio essenziale. I Lea, livelli essenziali di assistenza, in Sardegna sono del tutto inesistenti ed emerge una continua e devastante riduzione di servizi ai cittadini non solo nei territori ma in quelle che sarebbero dovute essere le strutture d’eccellenza della sanità sarda».
«Se nel principale nosocomio sardo occorrono 444 giorni di attesa per una mammografia per prevenire i tumori al seno – continua il deputato – è evidente che la catastrofe gestionale della sanità sarda sarà conseguente in tutte le altre strutture dell’isola e in questo viaggio inchiesta per denunciare e scoprire il disastro sanità emerge in ogni realtà un vero e proprio primato di disservizi che mettono a rischio la vita dei cittadini in ogni angolo della Sardegna una volta definito il quadro esatto della scandalosa gestione della sanità sarda presenterò un esposto denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio».

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Cagliari, il 75enne trovato senza vita nel camper in via Curie era un ex insegnante di musica

L'uomo, ex insegnante di musica, aveva scelto di vivere ai margini. Il suo dramma si è consumato nel silenzio, nel pieno centro di Cagliari.
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Una tragica scoperta ha scosso Cagliari nella mattinata di oggi. In un’area sterrata tra via Curie e via Corsica, utilizzata dai residenti come parcheggio, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Carlo Sanfilippo, 75 anni, ex docente di musica, che da tempo viveva all’interno di un vecchio camper adibito a rifugio.
L’allarme è scattato a causa di un odore acre e persistente che ha insospettito i cittadini della zona. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco, che hanno forzato l’ingresso del mezzo e fatto la macabra scoperta: il corpo dell’uomo giaceva in avanzato stato di decomposizione.
Secondo le prime ricostruzioni, Sanfilippo sarebbe deceduto per cause naturali già da diverso tempo. Non sono stati riscontrati segni di violenza, ma per avere conferme sarà determinante l’autopsia disposta presso l’istituto di medicina legale. Intanto, il camper è stato posto sotto sequestro.
Il dramma dell’ex docente di musica, che aveva scelto di vivere ai margini, si è consumato nel silenzio. Le indagini puntano ora a ricostruire le ultime settimane della sua vita.

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