Quartu “dichiara guerra” ai botti e ai petardi fino al 7 gennaio con un’ordinanza del sindaco
«Con un’ ordinanza, ho disposto il divieto di far esploder petardi e/o esplosivi simili in tutte le aree pubbliche e private tra le ore 23 del 24 dicembre 2017 e le ore 24 del 07/01/2018». A comunicarlo è il sindaco
«Con un’ ordinanza, ho disposto il divieto di far esploder petardi e/o esplosivi simili in tutte le aree pubbliche e private tra le ore 23 del 24 dicembre 2017 e le ore 24 del 07/01/2018». A comunicarlo è il sindaco di Quartu Sant’Elena Stefano Delunas, che dice così un no secco e deciso ai consueti quanto discussi botti di capodanno.
«Il provvedimento – spiega – intende tutelare le persone anziane, che spesso si trovano a trascorrere da sole tali festività, i bambini e i cardiopatici, ma anche gli animali domestici, particolarmente sensibili ai botti».
«La stessa ordinanza – ha poi aggiunto – vieta di consumare e di introdurre bottiglie in vetro in occasione di spettacoli o altri eventi di qualsiasi natura che comportino affollamento di pubblico».
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(VIDEO) Come veniva prodotto il vino in Sardegna negli anni ’60? Ce lo racconta un documentario
A differenza di oggi l'Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del "Continente".
Sardegna terra del vino: è vero oggi quanto era vero 60 anni fa.
Lo dimostra questo documentario Rai, pubblicato su Youtube da PMRec Sardinia.
A differenza di oggi però l’Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del “Continente”.
Ancora veniva usato da molti l’antico metodo della pigiatura, ma si iniziava a intravedere i barlumi del vino prodotto su scala industriale, oggi uno dei settori più attivi e fiorenti della Sardegna.
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