L’anno nuovo è alle porte, il 2018 poterà con sé tante novità sotto diversi punti di vista, mentre, al contrario, il 2017 sta ormai per concludersi. Quali sono stati i trend che quest’anno hanno spopolato alle grande? Quali le mode che si sono susseguite sui social all’impazzata? Ormai le piattaforme digitali occupano uno spazio sempre più importante nella nostra quotidianità, quindi, partiamo proprio da loro per scoprire le tendenze top che ci hanno accompagnato in questo  2017.

“Iphone X è risultata essere una delle parole più googlate nel 2017”

Possiamo dichiararlo a gran voce: le protagoniste sono state proprio loro, le stories! Esistevano già su Snapchat ed erano approdate su Instagram già nel 2016, ma solo nell’estate 2017 hanno fatto il boom in Italia divenendo un fenomeno irrinunciabile.
Ancora, Instagram ha introdotto un’altra novità: i sondaggi che, volendo, si possono integrare nelle stories stesse e, queste ultime, potranno poi essere salvate e inserite nel proprio profilo personale. Inutile dire che aziende e influencer stanno già sfruttando a dovere queste new entries.

Non solo Instagram: per quanto riguarda Facebook, invece, il colosso di Zuckerberg  ha aggiunto la possibilità di rispondere ai commenti utilizzando le GIF, tornate alla ribalta dopo un lungo periodo di oblio, e, inoltre, ha introdotto le video-copertine da sostituire alle classiche immagini statiche per le pagine.

A proposito di video, una menzione va fatta anche a YouTube che quest’anno ha un nuovo design e ha lanciato, per ora solo negli USA, una piattaforma streaming “YouTube TV”. Arriverà presto anche in Italia? Si accettano scommesse. Insomma, non si può certo etichettare il 2017 come un anno privo di cambiamenti!

Rimanendo in tema di tendenze,  parliamo anche di quali sono state le ricerche più gettonate di quest’anno, a livello globale, le parole più googlate: Uragano Irma, IPhone 8, IPhone X, Matt Lauere, e dulcis in fundo, Megan Markle, futura sposa di Harry d’Inghilterra. Alcuni nomi sono comuni anche tra i personaggi più ricercati su Google nel 2017 che risultano essere: Matt Lauer, nuovamente Megan Markle, Nadia Toffa, Harvey Weinstein e Kevin Spacey, entrambi questi ultimi due al centro della bufera sugli abusi e le molestie a Hollywood. L’ Uragano Irma è stato anche tra le news più cercate insieme a: Bitcoin – come comprare il bitcoin? , Sparatoria Las Vegas, Nord Korea ed Eclissi solare.

Spostandoci sul versante italiano troviamo, tra i personaggi più ricercati: al primo posto Nadia Toffa e, a seguire, Gianluca Donnarumma, Nicky Hayden, Paolo Villaggio, Fabrizio Frizzi, Chester Bennington, Ermal Meta, Chiara Ferragni, Chris Cornell, Fiorella Mannoia. Cosa salta subito all’occhio? La Ferragni è l’unica a non aver avuto a che fare con lutti e malattie in correlazione alla ricerca effettuata dagli utenti.

Ancora una top ten ed è quella con i significati delle parole più spesso digitati su Google: in cima “Ipocondriaco“, poi “Mannaggia”, “Despacito”, “Namaste”, “Panta Rei”, “Ius soli”, “Rosatellum”, “Collimare”, “Karma” e, per finire, “Bae” che ricordiamo essere il modo di chiamare il proprio boy-friend soprattutto sui social.

In conclusione, elenchiamo con una breve carrellata quali saranno le tendenze social previste per il 2018 per farvi rimanere sempre aggiornatissimi sui contenuti e le strategie del nuovo anno: il video sarà il king content , aveva già acquisito importanza nel corso degli scorsi anni, ma nel 2018  sarà il contenuto di cui nessuno potrà più fare a meno. Le esperienze di realtà aumentata diverranno sempre più centrali sui social e sulle app che ne permetteranno l’integrazione. Parola d’ordine: l’immediatezza, quindi via libera a live streaming, webinar e dirette per fare breccia nel cuore dei vostri follower.

Dopo questi piccoli, ma efficaci updates non potrà che essere un 2018 con i fiocchi!

Chi viaggia per le strade della Sardegna – ma anche in molte altre zone d’Italia – avrà notato una costante presenza verde e fiorita ai bordi dell’asfalto: l’oleandro. Sappiate però che non viene piantato a caso: la scelta risponde a precise scelte strategiche e ambientali.

Credits: DepositPhotos

Ecco i cinque motivi che spiegano perché proprio gli oleandri sono stati scelti per accompagnare chilometri e chilometri di carreggiate.

Una barriera naturale contro la fauna selvatica
Il primo motivo è legato alla tossicità dell’oleandro. Questa pianta contiene principi attivi che la rendono pericolosa per molti animali. Un dettaglio che diventa un vantaggio: la sua presenza disincentiva gli animali selvatici dal cercare cibo lungo la strada, riducendo così gli attraversamenti improvvisi che spesso causano incidenti, soprattutto di notte. In questo modo, si protegge sia la fauna che gli automobilisti.

Un piccolo ecosistema tra asfalto e traffico
Nonostante la tossicità, l’oleandro ha anche un ruolo positivo per la biodiversità. I suoi fiori attraggono numerosi insetti impollinatori, contribuendo a creare microhabitat e piccoli corridoi ecologici anche in ambienti fortemente antropizzati, come autostrade e strade statali. Una funzione importante per mantenere un minimo equilibrio ecologico nei territori attraversati dal traffico.

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Una pianta che resiste al clima estremo
L’oleandro è una pianta mediterranea per eccellenza, abituata a sopportare lunghi periodi di siccità, temperature elevate e l’esposizione diretta al sole. Questo la rende ideale per i bordi stradali, dove l’asfalto rovente e la scarsità d’acqua creano condizioni estreme. Mentre altre specie appassirebbero rapidamente, l’oleandro continua a fiorire rigoglioso.

Più sicurezza alla guida, meno distrazioni
Oltre al valore ecologico, l’oleandro ha un’importante funzione legata alla sicurezza stradale. La sua chioma fitta e compatta può schermare la luce degli abbaglianti provenienti dai veicoli che arrivano in senso opposto, migliorando la visibilità e riducendo l’affaticamento visivo. In caso di uscita di strada, inoltre, questi arbusti possono contribuire ad assorbire parte dell’urto, riducendo l’impatto. E infine, la loro presenza tra le carreggiate disincentiva sorpassi azzardati, rendendo il traffico più ordinato.

Costi di gestione minimi
Infine, gli oleandri richiedono pochissima manutenzione. Non necessitano di irrigazione frequente né di cure particolari, resistono a malattie e condizioni avverse, e crescono con facilità. Tutto questo si traduce in un notevole risparmio economico per gli enti pubblici che gestiscono le strade: una scelta intelligente, sia dal punto di vista ambientale che finanziario.