La prima volta lo incontrai due anni fa alla fermata del pullman, tornava a casa dopo la scuola. Mi raccontò un po’ di sé e, sinceramente, non mi aspettavo di imbattermi in un quattordicenne che sa quello che vuole dalla vita e insegue i suoi sogni. Matteo Porru è un ragazzino come tutti gli altri: oggi ha 16 anni, frequenta la terza superiore al Liceo classico Dettori, ma ha anche una grande passione, la scrittura.

Ha pubblicato 16 libri su Internet e a maggio ha debuttato con il suo primo libro cartaceo, “The Mission”, edito da La Zattera. Una passione che nasce sin da quando aveva 8 anni, quando frequentava le scuole elementari. «Quel periodo mi divertivo a scrivere poesie semplici – racconta – Poi da lì ho sviluppato un forte interesse per la narrativa, che inizialmente per me era uno sfogo; volevo comunicare agli altri il mio stato d’animo e sfruttare l’immaginazione».

Il filo conduttore di tutti i suoi libri, romanzi di genere drammatico, è il racconto di storie di vita vissuta: «Il mio obbiettivo è far provare emozioni al lettore, far sì che egli trovi risposte ai suoi perché e si immedesimi nel racconto». Un po’ quello che accade leggendo “The Mission” , un romanzo che narra di quattro bambini ricoverati all’ospedale Bambin Gesù di Roma, ognuno con una diagnosi diversa, a cui non viene detto nulla, continuando a fingere normalità, anche se i piccoli immaginano che qualcosa non vada. Un libro che traccia un confine tra realtà e bugia e che lascia il lettore con il fiato sospeso, impaziente di sapere come andrà a finire.

Matteo con Roberto Saviano al Salone del Libro di Torino.

Matteo è un fan della narrativa di Alessandro Baricco e, per quanto riguarda il genere giallo, Agatha Christie. Ha partecipato al Salone del libro di Torino e alla buchmesse di Francoforte, dove è risultato il più giovane scrittore presente. Per l’occasione, a Torino ha avuto modo di incontrare lo scrittore Roberto Saviano, al quale ha dedicato un pensiero con annesso autografo. Inoltre, ha ricevuto la menzione speciale in occasione del premio letterario Costa Smeralda. Il mese scorso è stato ospite del programma di Licia Colò “Il mondo insieme” su Tv2000.

Matteo con Licia Colò.

Ci anticipa che parteciperà anche ad un’altra trasmissione, ma che per ora preferisce non svelarci nulla di più. Per il futuro ha le idee chiare: «Continuerò a scrivere e a trasmettere emozioni. Poi vorrei trovare anche una fidanzata». Matteo Porru ha anche il suo sito Internet. Lì troverete la lista dei suoi romanzi.

A volte per sognare in grande bastano piccole cose, o, in questo caso, piccole case. Quella di Mario Sotgiu in corso Garibaldi numero 6 ad Arzachena è di appena 24 metri quadrati e non è proprio una casa, ma un museo, il più d’Italia, dal nome “La scatola del tempo”. Nel mondo solo a New York esiste uno spazio espositivo più piccolo di questo.

Nel museo di Mario Sotgiu sono contenuti 5 mila anni di storia della Gallura. Lui è un tipografo e la sua “Scatola del tempo” non poteva quindi che essere un museo tipografico, che racconta la storia di un intero territorio, la Gallura, con foto, documenti e mappe.

Il museo è aperto sette giorni su sette ed è gratuito. Da quando è stato aperto tre anni fa lo hanno visitato migliaia di turisti. Al suo interno un libro dove lasciare un pensiero a Mario e una scatola delle offerte, purtroppo trafugata ben due volte.