Proseguono gli interventi di lotta al randagismo del Comune di Barrali, una fra le amministrazioni comunali più attive in Sardegna.

Dopo il piano adozioni in collaborazione con le associazioni animali, per altro a brevissimo replicato, ora al via la campagna di sterilizzazione con 100 euro di contributo comunale per ogni cane femmina posseduto da famiglie barralesi, dando priorità a quelli che vivono in luoghi non confinati e in assenza di uno stretto controllo padronale, ad esempio quelli adibiti alla custodia di greggi o a guardia di fondi rurali.

«L’iniziativa è sperimentale ma dagli obiettivi ambiziosi – afferma il primo cittadino Fausto Piga – il randagismo è complicato da combattere, ma non impossibile, siamo convinti che investire sulla sterilizzazione sia la strada attualmente migliore».

Non a caso e a detta dei più esperti, un’efficace campagna di sterilizzazione porterebbe ad una sensibile riduzione delle nascite e quindi ad una potenziale minore dispersione di animali vaganti sul territorio, con conseguente miglioramento del benessere animale e maggior controllo della spesa sociale legata al mantenimento dei randagi in canile o per attuare accorgimenti legali alla pubblica sicurezza e cura delle condizioni igieniche negli spazi pubblici.

Per richiedere il contributo basterà presentare domanda in comune entro il prossimo 10 novembre e rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Il beneficio verrà erogato a sterilizzazione avvenuta.

Domani, lunedì 22 settembre 2025, a Cagliari è previsto uno sciopero generale di 24 ore con manifestazione e corteo, con raduno a partire dalle 10:00 in Piazza del Carmine. La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.

Il corteo attraverserà le principali vie della città, da Via Sassari fino ai portici del Consiglio Regionale, dove si terranno gli interventi conclusivi. La mobilitazione coinvolgerà lavoratrici e lavoratori di trasporti, fabbriche, scuola, commercio e molti altri settori, e assume particolare rilievo in Sardegna per la presenza di siti militari e fabbriche di armi che collegano l’isola agli scenari di guerra internazionali.

La chiamata è chiara: sostenere il popolo palestinese, fermare il genocidio e bloccare tutto per dire no alla guerra.

Per informazioni: 333 7249794