Nuova sconfitta per la Dinamo Sassari in Champions League, la Juventus Utena può festeggiare i due punti dopo un supplementare al cardiopalma. Il punteggio finale, 90-85, parla di una gara gestita dai padroni di casa per tre quarti prima della grande rimonta biancoblù nell’ultimo quarto, vanificati da un blackout temporaneo ma decisivo. Negli ultimi cinque minuti si sono sentite le assenze di Scott Bamforth (fuori per somma di falli), di Shawn Jones e Rok Stipcevic (entrambi infortunati), e soprattutto l’inconsistenza e la stanchezza dei compagni da una sfida molto fisica. Ora la situazione in Europa si fa molto pericolosa per il rischio eliminazione.

CRONACA.
Dinamo Sassari che scende in campo con un consueto quartetto (Hatcher, Bamforth, Randolph, Polonara) e Planinic al posto di Jones nel ruolo di centro. Il croato vince la palla a due ma ad aprire il punteggio ci pensa Kupsas dai liberi dopo un fallo di Bamforth, ci pensa Randolph a tenere vivo l’equilibrio quando i lituani cercano di scappare via. Il sorpasso di Polonara (12-13) viene smorzato dalla tripla di Buterlevicius, ma l’ala della nazionale italiana viene su bene sotto le plance a garantirsi falli e punti fino alla prima parità di serata. Bamforth per il + 3, Dendy sorpassa mettendo dentro uno spettacolare alley-op e segnando sei punti di fila: Pasquini chiama la sospensione. Al rientro in campo si nota Tavernari, al debutto ufficiale in maglia sassarese, con una tripla; Planinic pareggia, Dendy però sembra immarcabile e la Juventus torna a correre sul 34-30. Bamforth e Hatcher operano il pareggio, i lituani però ritornano sempre avanti appena Sassari lascia un po’ andare la briglia in entrambi i lati del campo. Nel finale botta e risposta tra Ireland e Randolph che non smuove la situazione: l’Utena va in vantaggio negli spogliatoi per 46-40.

Bel rientro di Planinic in campo con quattro punti, Dendy però continua a dominare con una schiacciata, Bamforth con una tripla prende il – 3. Spissu non incide in cabina di regia, Dendy va per il 54-49. Bomba di Spissu prima di una periodo bloccato per entrambe le squadre, una schiacciata di Polonara riavvicina il punteggio ma c’è la bomba di Bickauskis per i lituani. Dendy per il + 10, Devecchi mette due triple ma non basta perch in un amen la Juventus torna sempre in doppia cifra di vantaggio. Tripla di Hatcher, due triple di Polonara e la Dinamo passa in vantaggio! Bamforth dà il + 5 (70-75) con un’altra tripla, Kupsas blocca l’emoraggia e Korniienko riesce a operare il pareggio. Bravissimo Bamforth a ristabilire il vantaggio, all’ultimo giro di lancette il punteggio vede Sassari avanti sul + 3. Antisportivo ai danni di Bamforth, Dendy pareggia a quota 78 e Pasquini chiama time out. Al rientro entrambe le squadre sbagliano la tripla della vittoria e si va ai supplementari.

Gli ulteriori cinque minuti si aprono con alcuni errori, le due squadre sentono lo scottare della vittoria tanto che Guscikas fa 1/2 dai liberi in preda all’ansia del canestro, Hatcher firma l’80-79 con una azione personale. Ireland si prende un break di 5-0, 1/2 di Planinic dalla lunetta ad un minuto dalla fine. Ireland non sbaglia nulla dai liberi e chiude la partita: la Juventus Utena vince per 90-85.

TABELLINO.
Juventus Utena 90 – Dinamo Banco di Sardegna 85

Juventus Utena. Bickauskis 11, Ireland 20, Paliukenas, Siksnius 4, Samenas, Guscikas 10, Lindbom, Korniienko 6, Buterlevicius 5, Dendy 22, Flowers 4, Kupsas 8. All. Zydrunas Urbonas.

Banco di Sardegna. Spissu 7, Gallizzi, Bamforth 22, Planinic 10, Devecchi 6, Randolph 6, Pierre 5, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

La voglia di imparare non conosce limiti, e l’ultima e straordinaria dimostrazione arriva da Adele Senis, che a 84 anni ha conseguito con successo la sua seconda laurea, ottenendo il massimo dei voti, 110 e lode, in Filosofia antica.

Foto Università degli Studi di Cagliari

La storia di Adele Senis è un inno alla passione per la conoscenza e alla forza di volontà, sfidando il tempo, i limiti fisici e le convenzioni sociali. Adele Senis ha ritirato il suo secondo titolo universitario con orgoglio e la tipica saggezza mista a ironia di chi ha vissuto a lungo, ma non ha mai smesso di lottare: “Ho le ossa a pezzi, ma il cervello funziona,” ha scherzato la neo-dottoressa in Filosofia antica, lanciando un messaggio potente che ricorda quanto la mente possa restare brillante anche quando il corpo rallenta.

Foto Università degli Studi di Cagliari

Il traguardo raggiunto è stato dedicato dal cuore al marito scomparso, e con un sorriso Adele ha distillato la sua filosofia di vita in una frase semplice ma profonda: “Se vuoi, riesci in tutto.” Adele Senis non si è limitata a studiare; ha incarnato la convinzione che “non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni.” Il suo esempio dimostra che l’apprendimento è un viaggio che dura tutta la vita, e che ogni giorno può essere l’inizio di qualcosa di straordinario.

Foto Università degli Studi di Cagliari

La sua seconda laurea non è solo un successo personale, ma un incoraggiamento per tutte le generazioni a non smettere mai di investire nel potere della mente e nella propria crescita intellettuale.