“Riprendiamoci la libertà”: Flash mob nazionale contro la violenza sulle donne. Oggi in piazza Yenne

La Camera del Lavoro Cgil di Cagliari partecipa alla mobilitazione nazionale “Riprendiamoci la libertà” in programma oggi 30 settembre contro la violenza sulle donne con un flash mob in piazza Yenne alle ore 18. “La libertà non ha colore, non
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La Camera del Lavoro Cgil di Cagliari partecipa alla mobilitazione nazionale “Riprendiamoci la libertà” in programma oggi 30 settembre contro la violenza sulle donne con un flash mob in piazza Yenne alle ore 18.
“La libertà non ha colore, non ha appartenenza, non ha simboli, è una pagina bianca su cui scrivere tutto e per farlo insieme, vi aspettiamo in piazza, chiedendovi di indossare qualcosa di bianco, come simbolo di un nuovo percorso da costruire e condividere.
Nel banchetto allestito per distribuire materiale informativo e sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza e, più in generale, sulle politiche di genere, ci saranno anche delle magliette bianche su cui colorare e scrivere le parole della libertà. Ritroviamoci insieme, #riprendiamocilalibertà”.
A sostegno della mobilitazione la Cgil nazionale ha lanciato l’appello “Avete tolto il senso alle parole” nel quale viene sollecitato un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura. Si può aderire all’indirizzo http://www.progressi.org/avetetoltoilsensoalleparole

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Sardegna, davvero “terra emersa più antica”? La verità spiegata dal paleontologo Daniel Zoboli

La bellezza della Sardegna sta anche nella sua lunga e complessa storia geologica, ma ridurla alla frase “prima terra emersa” è un errore.
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Sul web capita spesso di leggere che “la Sardegna è una delle terre emerse più antiche”. In realtà, è una semplificazione che può generare confusione, soprattutto per chi non ha conoscenze di geologia.
La Sardegna che conosciamo oggi è in realtà un mosaico di grandi “pezzi” di crosta terrestre, spostati e modellati nei millenni da fenomeni geologici complessi: piegamenti, intrusioni di rocce granitiche, erosioni, coperture di sedimenti e colate vulcaniche. Questo processo è iniziato centinaia di milioni di anni fa, con fasi in cui la terra si sollevava e si abbassava, alternando periodi in cui era coperta dal mare ad altri in cui emergeva.
Le rocce più antiche dell’isola risalgono a oltre mezzo miliardo di anni fa, quando alcune zone erano già emerse per brevi periodi, come dimostrano certi sedimenti continentali e rocce vulcaniche presenti oggi in aree come il Sulcis-Iglesiente e il Sarrabus. Ma dopo ogni fase di emersione, l’isola (o meglio, l’area che la componeva) veniva nuovamente sommersa. L’attuale assetto orografico – montagne come il Gennargentu o il Limbara – è invece molto più recente, formato solo negli ultimi milioni di anni.
In Sardegna quindi affiorano le rocce sedimentarie datate paleontologicamente più antiche d’Italia, risalenti a poco più di mezzo miliardo di anni. Ma in Europa ci sono rocce che hanno un’età molto più antica (es. Scozia), datate a oltre 3 miliardi di anni fa. L’isola inoltre, intesa nella sua forma attuale, non è stata tra le prime terre emerse e le montagne sarde sono di formazione recente e non sono “emerse” prima di altre zone più basse.
La bellezza della Sardegna sta anche nella sua lunga e complessa storia geologica, ma ridurla alla frase “prima terra emersa” è un errore.

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