A breve i 170 cani ospitati nel canile-rifugio di Staini, nel territorio comunale di Settimo San Pietro, rimarranno senza casa. A marzo, infatti, scadrà il contratto decennale che l’associazione no-profit Bau Club ha siglato con il proprietario del terreno, la Elliot Soccorso Onlus.

Non ci saranno revoche, la decisione è definitiva, a meno che non venga acquistato, cosa che però l’associazione non può permettersi, dato che i suoi membri sono volontari e non ricevono alcuna sovvenzione. «Abbiamo presentato richiesta ai comuni di Settimo San Pietro, Quartu, Quartucciu, Cagliari, Maracalagonis e Sinnai affinché potessero concederci un terreno agricolo non utilizzato per trasformarlo in un canile-rifugio per i nostri amici a quattro zampe – afferma Elena Pisu, presidentessa del Bau Club – Finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ci occorrerebbe un terreno di un ettaro. Ai nostri animali qui non manca nulla: hanno cibo, acqua, cure e tanto affetto».

Il tempo, dunque, avanza inesorabilmente e i cani del rifugio stanno per perdere la loro casa. La speranza è che ci sia qualcuno di buon cuore che possa trovare un’altra sistemazione. Per maggiori informazioni o per offrire un aiuto si può contattare la Bau Club tramite il loro sito internet ufficiale o la loro pagina Facebook.

Beniamino Zuncheddu ha commentato la notizia del rientro in Italia di Chico Forti.

“Beniamino Zuncheddu ha a cuore la sorte e i diritti di tutti i detenuti, quindi è molto felice che Enrico Forti abbia ottenuto di scontare la sua condanna in Italia e che le istituzioni si siano prodigate per favorire che ciò accadesse” ha detto il suo avvocato Mauro Trogu.

“Non nasconde però la sua delusione per essere stato totalmente ignorato da quelle stesse istituzioni che sembrano guardare più a ciò che accade nei tribunali esteri che non a come viene amministrata la giustizia in Italia, e non si sono accorte della sua assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) dopo quasi 33 anni di carcerazione” ha poi aggiunto il legale.