L’incendio è quasi domato. Quanta disperazione in mezzo a quei boschi bruciati. Le parole del sindaco di Gonnosfanadiga Fausto Orrù:

«Incendio quasi domato. Fa meno paura rispetto a ieri, ora rimane solo cenere e distruzione, tante aziende distrutte, capi di bestiame e tanti ettari di bosco andati in fiamme. Il mio primo pensiero va a chi ha avuto lesioni personali, con l’augurio di una pronta guarigione. La mia vicinanza a chi ha perso tutto… Un grazie a tutti i volontari, ho visto tanta partecipazione di uomini e donne. Grazie a chi era presente anche solo con il cuore, e so che eravate davvero in tanti. Grazie ai colleghi sindaci che hanno fatto sentire la loro vicinanza. Grazie davvero a tutti nessuno escluso. Oggi in giunta abbiamo deliberato lo stato di calamità, auspicando che la Regione ci dia ascolto. Gonnosfanadiga è in ginocchio ma non ho dubbi che ci rialzeremo molto più forti di prima».

Arbus e Gonnosfanadiga le foto degli animali morti nel terribile incendio di ieri. Allevatori in ginocchio.

Un rogo che ha incenerito più di 1000 ettari: Bidderdi, Sibiri, Ingurtosu, Gonnosfdanadiga, Arbus: casa sfiorate, ovili bruciati, pastori in ginocchio, agriturismi e aziende minacciati.

Mentre prosegue la battaglia contro il maxi-rogo, si fa già la conta dei danni (oltre 20 milioni di euro).

Il fuoco ha sfiorato anche il villaggio minerario di Ingurtusu, mentre 130 detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria della colonia di Is Arenas sono stati costretti a rifugiarsi in spiaggia, dove hanno trascorso la notte, mentre a Sibiri un agricoltore di 45 anni è rimasto ustionato a entrambe le braccia.

Centinaia gli animali rimasti vittima delle fiamme, capre, bovini, pecore e cinghiali, in particolare nella zona di Bidderdi.