I numeri sono da brividi: negli ultimi sette mesi sono morte di incidente stradale 20 persone solo nel cagliaritano. Cinque sono invece le vittime nel Medio Campidano e tre nel Sulcis-Iglesiente. Nello stesso periodo dell’anno scorso gli incidenti mortali nel cagliaritano erano stati sei. Numeri più che triplicati.

Un incidente mortale a Macchiareddu di inizio luglio

Superamento dei limiti di velocità, uso del cellulare, investimenti di pedoni e ciclisti e aumento di vittime tra i motociclisti. Queste sono le principali cause degli incidenti mortali nel cagliaritano secondo i dati dell’Osservatorio Aci raccolti a partire dallo scorso 1 gennaio. 

A Cagliari sono morte sette persone, cinque nell’area metropolitana, gli altri otto nel resto della provincia. Sette sono i casi che hanno visto protagonisti ciclisti o motociclisti e due i pedoni morti investiti mentre attraversavano sulle strisce pedonali. 

La nuova e pericolosissima minaccia, secondo l’Aci che cerca così di darsi una spiegazione dell’aumento esponenziale di incidenti mortali, è l’utilizzo del cellulare anche solo per leggere o inviare messaggi. 

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.