Un sabato sera come tanti, che poteva finire in maniera ben diversa. Questa notte in piazza san Domenico a Cagliari si è sfiorata la tragedia. I quattro ragazzi stavano bevendo una birra in una panchina della piazza, perché i tavolini dei locali dei dintorni erano tutti occupati.

Il ramo spezzato in piazza san Domenico

Ad un certo punto un forte scricchiolio ha allertato i ragazzi che, tra vedere e non vedere, hanno deciso di allontanarsi dalla panchina. Pochi secondi e di fronte ai loro occhi l’immagine di quello che avrebbe potuto essere e per fortuna non è stato. Un pesante ramo si è staccato dall’albero sovrastante, ed è crollato sopra la panchina dove un attimo prima erano seduti.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.