Tra le numerose battaglie quotidiane che ci condizionano, una sembra, o meglio sembrava, persa in partenza: quella della ricerca del preventivo perfetto. Ristrutturare casa, cercare un fotografo per immortalare il momento più importante della nostra vita o, semplicemente, ricorrere ad un servizio di catering per un evento: poco importa, il problema è sempre lo stesso. Navigando sul web, subito la bussola impazzisce e, in un attimo, ci si perde tra una miriade di professionisti. Non solo. La situazione peggiora quando si cerca un buon rapporto qualità – prezzo. E, se per caso si riprende la giusta rotta, occorrerà vagliare numerose imprese e spiegare tante volte quello di cui si ha bisogno. In questa estenuante navigazione, gli unici compagni di viaggio sono l’ansia e lo stress e spesso, sfiniti, tiriamo i remi in barca e ci abbandoniamo alla corrente.

Lo sa bene Stefano Campesi, classe 1984, che, partendo proprio da questa piccola – e alle volte insormontabile – esigenza, ha deciso di trasformarla in un’opportunità, una vera e propria zattera di salvataggio per chiunque abbia necessità di richiedere un preventivo. Preventivi Sardegna – questo è il nome della sua creazione – è un sito web, unico a livello regionale, che nasce come un ponte diretto per mettere in contatto i clienti e le aziende esclusivamente isolane, promuovendo e sostenendo quest’ultime in modo mirato ed efficace.

Il tuo progetto è una buona soluzione per chi, al solo pensiero di dover richiedere un preventivo, rabbrividisce. Come è nata questa idea?

Il tutto è partito da un qualcosa che serviva a me, dovevo fare dei piccoli lavori in casa e non sapevo chi contattare, cosa cercare. Anche navigando su internet è molto difficile riuscire a trovare quello che davvero ci serve. Oppure, convinti di andare a botta sicura, ci riferiamo ad aziende di amici o ad “amici di amici” per commissionare un lavoro, ma poi rimaniamo insoddisfatti perché il lavoro non è ben fatto o il conto è salato.

Un unico sito web e un unico numero di telefono, a cui rivolgersi per ogni esigenza. Edilizia, infissi, trasporti, artigiani, professionisti e servizi. Sono numerose le categorie a disposizione?

Sì. L’idea è appunto quella di creare un unico numero di telefono e un unico sito: io ti contatto e ti dico che cosa voglio e da lì tu mi dici quali sono le aziende che faranno poi al caso mio. Preventivi Sardegna, infatti, si assume il compito di richiedere i preventivi per conto dei potenziali clienti per qualsiasi tipo di attività, rivolgendosi alle numerose imprese sarde che sono entrate a far parte del nostro circuito. Ovviamente le aziende selezionate presenteranno tutte quante il preventivo per il lavoro richiesto, sarà poi il cliente a scegliere.

Quali sono i vantaggi per chi decide di affidarsi a voi?

Il servizio è pratico, totalmente gratuito e non vincolante. Il cliente è agevolato nella ricerca del preventivo e dell’azienda ideale e potrà contare su ben cinque soluzioni, studiate appositamente per le sue esigenze, con un notevole risparmio di tempo, fatica e denaro. In questa rete noi facciamo da tramite, cercando sempre di mettere in contatto diretto un cliente e un’azienda che sono vicini e appartengono allo stesso territorio.

Da quanto siete attivi e qual è stata la risposta degli attori coinvolti?

Il servizio di Preventivi Sardegna è frutto di una ricerca profonda sul mercato. Il sito è attivo da sei mesi, ma la risposta è stata importante sia da parte dei clienti, sia da parte delle imprese coinvolte. In poco tempo, si è creata una rete corposa e sono sempre più numerose le imprese isolane che ben volentieri hanno accettato di divenirne parte. L’obiettivo è anche quello di creare un servizio di pronto intervento, anche se questo punto è ancora in fase di studio.

I benefici, dunque, si riflettono anche sulle imprese. Questo servizio è stato ideato anche per loro, come un sostegno e uno stimolo per risollevarsi da un lungo periodo di crisi?

Sì, le imprese si ritrovano ad avere una reale occasione di lavoro. Ho voluto creare un sito dove accorpare domanda e offerta, però nel momento in cui realmente quella domanda esiste. Spesso le aziende investono in campagne pubblicitarie costose che non portano a nulla. Con questo servizio, io ti faccio sapere che c’è un cliente che, in questo preciso momento, ha bisogno di quello di cui tu ti occupi.

Preventivi Sardegna è, perciò, una vetrina che promuove in modo mirato tutti gli attori del territorio isolano. È anche un nuovo modo di fare impresa e di creare una nuova attività “made in Sardegna”?

Mi sono sempre occupato di altro. Ho sempre lavorato dalla Sardegna, ma con imprese del resto d’Italia ed estere e continuo comunque a seguire il mio settore di provenienza. L’idea, però, di fare un qualcosa per la mia terra, di aprire un’attività che mi portasse a trattare con i miei conterranei e fare impresa con loro è l’aspetto che mi entusiasma di più.

Nel cuore della Sardegna, all’ombra del sito nuragico di Su Nuraxi a Barumini – patrimonio dell’umanità UNESCO – l’arte contemporanea si fa strumento di riflessione e denuncia. Con la performance Bentu Estu, l’artista Nicola Mette, guidato dalla curatela di Pedro Rocha, mette in scena un’azione simbolica per richiamare l’attenzione sull’impatto ambientale e visivo degli impianti di energia rinnovabile installati in modo indiscriminato sul territorio isolano.

La crescita delle fonti rinnovabili in Sardegna, pur motivata da esigenze climatiche e energetiche, si è spesso scontrata con la fragilità del paesaggio culturale e naturale. In particolare, l’area archeologica di Su Nuraxi è oggi circondata da pale eoliche che alterano l’equilibrio visivo e identitario di un luogo carico di storia millenaria.

La performance ha coinvolto un gruppo di volontari, nudi e dipinti di bianco, i cui corpi distesi hanno evocato la forma delle turbine, diventando metafora di un paesaggio ferito. Le striature rosse dipinte sui performer, a ricordare tagli e delimitazioni, richiamano la trasformazione della terra da bene collettivo a proprietà privata, dominata da logiche economiche.

Bentu Estu non è solo un evento artistico, ma un atto civico: i corpi diventano monumenti temporanei, visibili e vulnerabili, per denunciare un modello di sviluppo che rischia di cancellare memoria, cultura e identità. Il vento, un tempo alleato dell’uomo, è qui trasformato in simbolo di una forza imposta, che travolge la relazione tra comunità e territorio.

La performance ha aperto un momento di confronto che ha coinvolto cittadini, studiosi e artisti, sottolineando l’importanza di tutelare i paesaggi culturali, anche e soprattutto nel contesto delle transizioni energetiche. L’arte, in questo caso, si propone come spazio di resistenza e consapevolezza, rivelando le contraddizioni di un progresso misurato solo in megawatt.