Debutta a Madrid il due giugno la nuova produzione dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno a Passione Italia. In sintonia con la storia del gruppo misto sardo-cubano, che da anni si propone di far incontrare lo spirito di due isole, i Cuba Son si esibiranno insieme all’artista Benito Urgu. Il comico sardo, che si considera cubano d’adozione, mantiene infatti da tempo rapporti privilegiati con l’isola caraibica, dove racconta di aver ritrovato tracce importanti di una Sardegna che non c’è più. «A Cuba torno bambino, vedo i giochi semplici dei ragazzi e mi rivedo alla loro età correre e giocare con la spensieratezza e la semplicità della fanciullezza», spiega Urgu.

Passione Italia è il grande appuntamento in Spagna con le eccellenze della gastronomia, il turismo, l’artigianato e la cultura del Made in Italy. Organizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con le principali istituzioni italiane  presenti nel paese, l’evento si svolge tradizionalmente nella prima settimana di giugno, in concomitanza con la Festa della Repubblica. L’Associazione Culturale  Palazzo d’Inverno è presente a Passione Italia per il terzo anno consecutivo grazie alla collaborazione con le associazioni Circolo Sardo Ichnusa e Istituto Autonomo Sardo Fernando Santi.

Da 13 anni promuove nel mondo sonorità caraibiche e sarde all’interno del progetto “Sardegna e Cuba si incontrano”. Le comunità sarde e cubane, appartenenti a due isole centrali nei rispettivi mari – Caraibi e Mediterraneo, hanno infatti con fierezza custodito e tramandato peculiari ed originali patrimoni musicali che le identificano rendendole uniche. Data la forte matrice storica comune, dovuta alla dominazione spagnola che ha impregnato le  loro tradizioni culturali, questo incontro non è certamente un caso  E a Passione Italia, a Madrid, capitale della comune “ex madrepatria”, le due isole hanno l’occasione di mostrarne il risultato.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.