Episodio di inciviltà ieri sera a Cagliari, di fronte all’ospedale Santissima Trinità in via Is Mirrionis. Un uomo ha bloccato la corsa di un autobus della linea 3 Ctm che, intorno alle 21, viaggiava in direzione San Michele. il soggetto si è prima piazzato davanti all’autobus e si è poi disteso sull’asfalto, impedendo all’autista del mezzo di ripartire. Successivamente, l’azione è degenerata, e il vandalo ha aperto il cofano motore del bus salendoci sopra e danneggiandolo, prendendo poi a calci e distruggendo il faro anteriore sinistro. Infine, l’uomo si è fiondato in mezzo alla strada, bloccando una macchina che transitava in quel momento e prendendo a calci la carrozzeria.

Il momento in cui l’uomo colpisce una macchina

La scena è stata ovviamente ripresa dai alcuni passanti e il video ha fatto subito il giro dei social, scatenando l’indignazione generale per questo atto ingiustificato. Nel frattempo, la polizia è intervenuta sul luogo e ha accompagnato l’uomo al reparto di psichiatria dell’ospedale Santissima Trinità.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.