Borgo Sant’Elia, riqualificazione del campo sportivo. Previsto anche una club house e un’area giochi per bambini
Previsto il secondo intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo del Vecchio Borgo Sant’Elia. È già stato realizzato un nuovo edificio spogliatoio di 217 metri quadri per un importo di 445.000 euro. Ora ci si appresta ad adeguare l’impianto per far sì
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Previsto il secondo intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo del Vecchio Borgo Sant’Elia. È già stato realizzato un nuovo edificio spogliatoio di 217 metri quadri per un importo di 445.000 euro. Ora ci si appresta ad adeguare l’impianto per far sì che possa ospitare partite di campionato figc per campionati dilettanti. Una volta presentato il bando, i lavori potrebbero cominciare da questa estate e dovrebbero essere completati fra un anno circa. Si prevede l’allungamento e l’allargamento del campo esistente per realizzare un campo in erba artificiale di ultimissima generazione, un impianto di illuminazione artificiale, la recinzione al lato strade a al lato Lazzaretto, l’installazione di un sistema rigido di rete ferma palloni. L’importo a base d’asta è pari a 968mila euro più 30mila euro di oneri per la sicurezza.
Per prevenire atti vandalici, ci saranno dei guardiani preposti alla sorveglianza. Al fine di avvicinare i giovani allo sport come fattore di aggregazione sociale, si sta studiando la fattibilità di realizzazione di una una club house annessa all’area di fronte al mare. Ma per questo occorrerà attendere il nulla osta paesaggistico e urbanistico degli enti preposti. Al fine del completamento di tutto l’impianto, sarà fatta la bonifica e il recupero dell’area interessata, realizzati i sottoservizi e un impianto di illuminazione a led, una tribuna con una capienza di 196 posti con servizi igienici predisposti anche per disabili. «Cerchiamo di spendere bene i soldi pubblici per un’opera che duri nel tempo», ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa durante la conferenza stampa tenutasi al Lazzaretto. Si è pensato anche ai bambini, con un’apposita area giochi.
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Sindia, muore dopo due mesi di agonia Antonio Oggianu, travolto dal trattore mentre lavorava

Tragedia a Sindia: Antonio Oggianu non ce l’ha fatta, l’allevatore muore dopo due mesi di agonia.
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Il cuore di Antonio Oggianu ha smesso di battere stamattina, tra le mura dell’Unità Spinale dell’ospedale Marino di Cagliari. L’allevatore di 47 anni, di Sindia, è morto dopo oltre sessanta giorni a causa delle conseguenze di un drammatico incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 24 ottobre.
Il dramma si era consumato in un’azienda agricola situata lungo la strada che collega Sindia a Scano Montiferro. Oggianu stava lavorando alla guida del suo trattore quando, per cause che l’inchiesta dovrà chiarire, è caduto a terra, finendo sotto il peso della stessa macchina agricola.
Un impatto devastante che aveva attivato immediatamente la macchina dei soccorsi: l’allevatore era stato trasportato d’urgenza con l’elisoccorso, prima verso l’ospedale di Nuoro e successivamente nel centro specializzato di Cagliari.
Per settimane, la comunità di Sindia aveva sperato nel miracolo. Inizialmente, le notizie filtrate dal reparto facevano presagire una possibile, seppur difficile, ripresa. Tuttavia, nelle ultime settimane il quadro clinico ha subito un drastico peggioramento. Nonostante gli sforzi dei medici, le complicazioni derivanti dai gravi traumi riportati non gli hanno lasciato scampo, portandolo al decesso nelle prime ore di oggi.
Sulla morte del quarantasettenne pende ora un fascicolo d’indagine. I Carabinieri della Compagnia di Macomer e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) della ASL di Nuoro sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali responsabilità e verificare se fossero state rispettate tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.
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