Giro di boa alla Coppa Rettore. La fase a gironi del torneo di calcio universitario più goliardico che c’è, è ormai giunta al termine, ed è tempo di accoppiamenti per la lotteria ad eliminazione diretta. Le squadre, divise fra Serie A e Serie B, hanno goduto di un fine settimana di riposo per ricaricare le batterie, e già da oggi la giostra riprende a girare.

Queste le sfide per la Serie A: Bettis Conza-Barone United, Hellas Callonisi-Mina Vagante, F.C. Broddeaux-I Califfi, Ettando-Mr Brown, Malos a Ghirare 2002-F.C. Calici Rampanti, Le Merendes-Kickbulls. In Serie B gli accoppiamenti sono: A.S. Pernia-Bora Bora Juniors, Porcogallo-Red Rocks Social Club, Partizan Degrado-Celtic Lesbow, Uovi Sodi-IED, Tinta Unita-Dinamo Losca, AEK Imene-AC Cabadda. Questa è la griglia venuta fuori dai turni della settimana scorsa dopo l’ultima giornata dei tre gironi.

Nel girone B Ettando F.C. ha rotto la fiacca resistenza di A.S. Permia con un sonoro 5-1, assicurandosi il secondo posto matematico e condannando l’ A.S. Permia alla penultima posizione. CFUnited e Porcogallo FC si sono invece divisi la posta in palio all’insegna del “volemose bene”. Partita tirata e occasioni da ambo le parti ma alla fine ha prevalso la voglia di non farsi male. Grazie al pareggio Porcogallo si è così guadagnato il posto in Serie B. Ma la partita di cartello del girone è stata sicuramente la sfida fra F.c. Girondins du Broddeaux e Baronia United, con i girondini vittoriosi per due a uno. Chiude i battenti anche il girone C: la capolista e detentrice del titol Malos a Ghirare dimostra di non avere la testa già alla seconda fase, e non cede alle maggiori motivazioni dei Califfi, battuti per uno a zero. Vittoria e secondo posto per Hellas Callonisi, che batte due a uno gli Uovi Sodi, che dicono definitivamente addio alla Serie A ma si candidano a testa di serie nella categoria cadetta. Verdetti anche nel girone A: nella sfida che valeva l’accesso diretto nella massima serie, fra le Merendes e Mina Vagante, vittoria secca 2-0 per i blancos Merendes e secondo posto e qualificazione in Serie A matematici. In testa conferma il suo monologo Bettis Conza, che vince la sua ottava partita su otto grazie al due a uno ai danni di Dinamo Losca, in una gara più combattuta del previsto.

Sardi famosi: l’attore cagliaritano Amedeo Nazzari, super divo del cinema italiano.

Salvatore Amedeo Carlo Leone Buffa, in arte Amedeo Nazzari, nato a Cagliari il 10 dicembre del 1907 prese il nome di suo nonno per sfondare nel mondo dello spettacolo.

Nacque in via Caprera, in una casa che poi fu abbattuta agli inizi degli anni Cinquanta.

A Cagliari gli è stata dedicata la piazza davanti al Teatro Lirico, nel Parco della Musica.

Suo padre era proprietario di un pastificio (aveva diversi mulini) ed era una persona benestante, sua madre figlia del presidente della corte d’appello di Cagliari. Il piccolo Amedeo ha solo sei anni quando suo padre muore e la madre si trasferisce con lui e le sorelle a Roma.

Dopo il collegio dai salesiani e gli studi di ingegneria, abbandonati prima della laurea, passa al teatro, sua grande passione fin dalle prime recite scolastiche. L’esordio da professionista avviene nel 1927.

Nel 1935 viene notato da Elsa Merlini, che gli offre una parte nel film che sta per girare. Il film, Ginevra degli Almieri, non sarà un successo, e Nazzari tornerà al teatro. Ancora una volta sarà un’attrice, Anna Magnani, a notarlo soprattutto per la prestanza fisica e ad imporlo nel cast di Cavalleria (1936). Ancora un film in divisa sarà nel 1938 il suo secondo successo di pubblico: Luciano Serra pilota, sempre con la regia di Alessandrini. Iniziano a fioccare le offerte e il suo volto è sempre più conosciuto.

Nel 1941 alla Mostra di Venezia vince la futura Coppa Volpi per il film Caravaggio, pittore maledetto.

Sempre in quell’anno il celebre La cena delle beffe lo consacra definitivamente come “divo” del cinema. Il film, diretto da Alessandro Blasetti, è un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici.

Lavorerà con Alberto Lattuada e con Anna Magnani come co-protagonista, nel 1957 viene scelto da un Federico Fellini ormai affermato, per recitare in Le notti di Cabiria un ruolo di divo in decadenza.

Sempre nel 1957 Nazzari sposa Irene Genna, attrice italo-greca, da cui un anno più tardi nascerà la figlia Maria Evelina. Dopo oltre vent’anni di successi, nei ’60 arrivano le prime delusioni: la più grande è il ruolo del principe Salina nel Gattopardo di Visconti, proposto a lui, ma che va poi a Burt Lancaster per ottenere finanziamenti da una casa di produzione americana.

In Italia si apre la stagione d’oro della commedia all’italiana, ma salvo qualche sporadica eccezione, Nazzari si rifiuta di interpretare questo tipo di copioni. Nazzari muore a Roma il 7 novembre del 1979.