È una delle band più longeve della Sardegna e la loro ultima fatica è appena uscita online: loro sono i Ratapignata e il brano è la cover di “Adesso tu” di Eros Ramazzotti. L’anno prossimo festeggiano i 20 anni di carriera: una strada segnata da quei punti fermi, le sonorità ska e rocksteady e il campidanese, che li hanno visti iniziare a suonare insieme dal lontano 1998 e che sono gli stessi che li hanno portati al successo. Una band che ha fatto della lingua sarda veicolo di tematiche d’attualità e che, grazie al connubio con le sonorità jamaicane, è diventata un unicum nel panorama musicale isolano.

La band in concerto, ph Alessandro Peddis

E così Lele Pittoni (voce storica della band) e i suoi compagni di avventura musicale (Francesco, tromba e voce; Maurizio, chitarra; Igor, chitarra; Eugenio, percussioni ed elettronica; Andrea, basso; Marco, batteria; Maurizio, saxofono; Gianluca, trombone) per l’ultima produzione hanno deciso di sperimentare: «Suonavamo già il brano di Eros da vivo e ai nostri fan è sempre piaciuta. Si è trattato comunque di una scommessa: il nostro ambiente musicale, quello con cui siamo nati e cresciuti è tutt’altro rispetto a quello di Ramazzotti ma nelle sue corde stavolta ci siamo trovati a pennello!». “Adesso tu” vinse il Festival di Sanremo del 1986 e divenne, in poco tempo, uno dei successi più apprezzati e conosciuti di un allora giovanissimo ex ragazzo di periferia.

I Ratapignata sono riusciti a trasformare il pezzo in un brano totalmente nuovo: freschissimo nelle sonorità, allegro al punto giusto, estremamente originale. Superiore al pezzo di Ramazzotti perché calato in un contesto contemporaneo, dove l’inconfondibile voce di Lele Pittoni riesce a far dimenticare il timbro dell’Eros nazionale. E come sempre anche il video li vede immersi in toto nel loro mondo, che, d’altra parte è anche il nostro: girato tra Quartu e lo spiazzo di via San Paolo (ad un certo punto si intravedono anche i palazzoni di via Santa Gilla), i musicisti suonano e cantano vestiti di tutto punto “Sandremo style”. «Sono stato giurato nella scorsa edizione di Sandremo (evento benefico cagliaritano molto seguito e originale, ndr) e me ne sono innamorato!», continua il cantante. «Così ho deciso di far partecipare al video anche due storici organizzatori dell’evento, Alessio Alias e Davide Volponi che, con grande entusiasmo, ci hanno fornito gli abiti che abbiamo indossato!».

Un momento del dietro le quinte del video

In pochi giorni il video ha collezionato migliaia di like e sicuramente il successo continuerà nei mesi a venire quando, l’estate, li vedrà impegnati nel portare il nuovo brano e i precedenti successi dal vivo a Cagliari e nel resto dell’isola.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.