A 100 giorni dall’elezione Trump rimpiange i tempi andati. “Pensavo fosse più facile. Ora il lavoro è aumentato”
Troppo lavoro, zero privacy, nessuna libertà e questioni troppo complesse da gestire. E’ questo il bilancio che emerge dalle dichiarazioni rilasciate alla Reuters per i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un vero
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Troppo lavoro, zero privacy, nessuna libertà e questioni troppo complesse da gestire. E’ questo il bilancio che emerge dalle dichiarazioni rilasciate alla Reuters per i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Un vero e proprio sfogo durante il quale Trump mostra di non essere affatto felice della piega presa dalla sua vita in seguito all’elezione.
A pesare maggiormente la nostalgia per la sua vita da uomo “libero”. «Pensavo che fare il presidente fosse più facile. Amavo la mia vita precedente: avevo così tante cose da fare, ma attualmente ho più lavoro di prima, pensavo fosse più facile. Mi piace lavorare, ma effettivamente ora il lavoro è di più».
E a mancargli, oltre a possibilità semplici come quella di guidare una macchina la privacy. «Anche nella mia vita precedente ne avevo poca, perché come sapete sono stato famoso a lungo, ma davvero quella attuale è molta meno privacy di quanta ne abbia mai avuta. È qualcosa di davvero incredibile. Allo stesso tempo sei dentro al tuo stesso bozzolo perché c’è una tale quantità di protezione che davvero non puoi andare da nessuna parte».
Troppe e inattese poi le questioni da affrontare, come la questione della sanità, un argomento “incredibilmente articolato” che non si aspettava “potesse essere così complicata”.
Riguardo alle tensioni con la Corea del Nord, sempre più determinata a lottare contro il nemico americano, Trump ammette la «possibilità» che esploda “un grande, grande conflitto”. Anche in questo caso non si aspettava che la situazione avrebbe preso una piega così grave, ma ammette che la possibilità di una soluzione diplomatica sarebbe davvero molto difficile.
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Assemini, fattoria didattica devastata dal fuoco. Franco ed Eliana pronti a ricostruire grazie al sostegno di tutti

Nonostante il colpo morale, Franco ed Eliana stanno ricevendo un’immensa solidarietà dalla comunità, che sta dando loro il coraggio di guardare avanti e pianificare la ricostruzione della fattoria il prima possibile, per riportare bambini e visitatori a vivere le esperienze educative che la rendono speciale.
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Un incendio nella notte tra il 22 e il 23 dicembre ha devastato la Fattoria Didattica “Su Cuile” di Franco Peddio ed Eliana, colpendo soprattutto l’area dedicata alle attività educative.
Le fiamme hanno ridotto in cenere anni di lavoro, sacrifici e sorrisi di migliaia di bambini. La fattoria, attiva da oltre 45 anni, è un punto di riferimento per l’educazione e la tradizione agricola del Campidano, iniziata dal fondatore Sebastiano Peddio. Franco ed Eliana hanno voluto condividere con la comunità il loro dolore e la loro determinazione: “Vedere anni di sacrifici, sogni e sorrisi trasformati in cenere è un dolore che non si può spiegare.
Le immagini parlano da sole e purtroppo confermano la realtà: la Fattoria è stata colpita duramente da un incendio. I danni alla zona didattica sono ingenti e il colpo morale è stato fortissimo. Siamo distrutti, ma non vinti. In queste ore difficili siamo stati travolti da un’ondata di affetto incredibile. Grazie per ogni telefonata, ogni visita e ogni messaggio di solidarietà. Sentirvi vicini ci dà il coraggio di guardare avanti nonostante tutto. Il nostro obiettivo ora è uno solo: rimboccarci le maniche e tornare operativi il prima possibile. La fattoria deve tornare a essere un luogo di gioia per tutti i bambini e faremo di tutto perché accada presto. Grazie ancora per il vostro immenso supporto. A volte le parole non bastano per descrivere un momento così difficile. Ma sappiamo che anche la più piccola goccia può fare la differenza nel mare della solidarietà. Vogliamo aiutare la nostra amata Fattoria Su Cuile di Assemini a rialzarsi e tornare a splendere. Un piccolo gesto da parte di molti diventa un immenso atto d’amore. Insieme possiamo farla rinascere.”
In un post precedente, il 23 dicembre, avevano scritto: “Oggi il nostro cuore è pesante. L’incendio alla Fattoria Didattica ‘Su Cuile’ ha portato via tanto, ma non la nostra voglia di ricominciare. Siamo distrutti dai danni subiti, ma infinitamente grati per l’ondata di calore e vicinanza che ci state dimostrando. Grazie per ogni parola di conforto. Lavoreremo sodo per tornare presto a regalare momenti di felicità a tutti i bambini. Ci rialziamo insieme.” Nonostante il colpo morale, Franco ed Eliana stanno ricevendo un’immensa solidarietà dalla comunità, che sta dando loro il coraggio di guardare avanti e pianificare la ricostruzione della fattoria il prima possibile, per riportare bambini e visitatori a vivere le esperienze educative che la rendono speciale.
Per info e per dare una mano https://www.facebook.com/fattoriaSuCuilePeddio
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