Dopo il volo record di 373 km in 9 ore per il primo passaggio documentato di un grifone dalla Sardegna alla Sicilia, il giovane avvoltoio Arricelli è morto avantieri mentre attraversava il braccio di mare tra Punta Raisi e San Vito Lo Capo. Lo sfortunato epilogo del grifone sardo, uno dei 15 della nuova colonia del Sarrabus Gerrei conferma che i movimenti di dispersione dei giovani sono rischiosi. Arricelli in particolare si era fermato in una zona molto antropizzata della provincia palermitana, non riuscendo (forse disorientato) a raggiungere le Madonie o i Nebrodi, dove si trovano le due colonie siciliane dei grifoni.
Ecco come se la stanno cavando gli altri 13 grifoni della colonia di Villasalto. L’avvoltoio Sannicolò sta esplorando tutta la Sardegna: prima ha battuto la zona sudorientale, poi è risalito sulla costa occidentale e si è diretto in Costa Smeralda. Complice il vento sulle Bocche di Bonifacio, potrebbe tentare di raggiungere la Corsica. L’avvoltoio Sinnai è stato sulla costa est, sino a Dorgali, poi a Oliena e Orgosolo, infine sulla costa occidentale. Ora è nel Montiferru, nei pressi di Badde Urbara. Gli avvoltoi Ballao, Gerrei, Armungia, Quirra e Muravera sono rimasti nella zona dei Sette Fratelli e tornano regolarmente nella voliera Forestas da cui sono partiti. Anche Villasalto, dopo qualche puntata a Villasimius, non si allontana troppo. E pure il grifone Silius, esplorata Fonni, è tornato a casa. Il grifone CeaRomana ha esplorato il sud est Sardegna, sino a Lanusei, mentre l’altro suo compagno Villasimius si è spinta a Escalaplano e Burcei vola nei pressi di Tertenia.
Anche Villasalto e Villasimius sono stati visti alimentarsi nel carnaio aziendale allestito nei terreni dei fratelli Aledda, che insieme ad altri allevatori contribuiscono ad ampliare la rete di approvvigionamento alimentare. Il loro ruolo è preziosissimo per i grifoni, ai quali assicurano cibo, e per il progetto, per cui rappresentano un presidio insostituibile. In cambio, ricevono i benefici di uno smaltimento gratuito ed ecologico delle carcasse. Fonte Agenzia Regionale Forestas.