Cocaina dalla Spagna alla Sardegna: un traffico internazionale sotto inchiesta
Un vasto gruppo criminale operante nel traffico di droga tra la Spagna e la Sardegna si trova ora al centro di un'importante indagine della Procura distrettuale di Cagliari.
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Cocaina dalla Spagna alla Sardegna: un traffico internazionale sotto inchiesta.
Un vasto gruppo criminale operante nel traffico di droga tra la Spagna e la Sardegna si trova ora al centro di un’importante indagine della Procura distrettuale di Cagliari, che ha portato all’emissione di trenta avvisi di conclusione indagini. L’inchiesta, denominata “Caballero”, è stata avviata nel 2019 dal Commissariato della Polizia di Alghero ed ha colpito un’organizzazione composta da 22 uomini e 8 donne, di varie nazionalità, dedita all’importazione e distribuzione di sostanze stupefacenti nell’isola.
Le indagini hanno rivelato che la cocaina utilizzata dall’organizzazione proviene principalmente dalla Spagna, con un totale di 34 capi di imputazione contestati agli indagati. Questi includono l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, così come accuse di traffico, detenzione e spaccio di droga, fino al favoreggiamento personale. Gli investigatori hanno anche sequestrato oltre 5,5 kg di cocaina e 200 kg di marijuana, suddivisi in 2.111 piante, dimostrando la portata dell’operazione.
Il modus operandi dell’organizzazione è stato descritto come ben strutturato. I corrieri, incaricati del trasporto della sostanza illecita, ingerivano ovuli contenenti tra i 13 e i 15 grammi di cocaina. Ogni corriere ingoiava da 45 a 70 ovuli, opportunamente confezionati con materiale plastico, per superare i controlli negli scali portuali e aeroportuali sia spagnoli sia italiani. Una volta atterrati in Sardegna, i corrieri si ritiravano in alberghi o bed and breakfast, prenotati da altri membri del gruppo, dove si liberavano naturalmente degli ovuli.
Dopo questa fase, gli ovuli venivano consegnati a un complice, il quale provvedeva a distribuire la droga sul territorio sardo. L’organizzazione si avvaleva anche di complici locali che gestivano il traffico di marijuana proveniente da altre fonti, prevalentemente isolane. Grazie a queste importanti scoperte, gli investigatori sono riusciti a identificare ulteriori membri della rete criminosa, coinvolti in vari ruoli, da fornitori a intermediari, confermando l’estensione e l’organizzazione del traffico di droga che infligge gravi danni alla comunità locale e alimenta un mercato clandestino sempre più fiorente.
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