Sicurezza a Cagliari, Piantedosi: «Più forze dell’ordine e zona rossa ampliata fino a Stazione e La Plaia»
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura fa il punto sulla criminalità. La Questora Lavezzaro: «Reati dimezzati del 60%».
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Più uomini, l’ascolto delle esigenze locali e l’estensione del perimetro di sicurezza nel cuore del capoluogo sardo. Sono queste le direttive emerse oggi dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutosi in Prefettura a Cagliari, alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del Sindaco Massimo Zedda e della Questora Rosanna Lavezzaro. L’obiettivo è chiaro: rafforzare il contrasto alla criminalità, con un focus specifico sullo spaccio di sostanze stupefacenti e sui recenti allarmi sociali.
La novità più rilevante è la proroga e l’ampliamento della cosiddetta “zona rossa”, l’area istituita in forma sperimentale, con epicentro in Piazza del Carmine, dopo una serie di allarmanti episodi di cronaca e risse. Il Ministro Piantedosi ha formalizzato la decisione al termine della riunione: la misura di sicurezza verrà estesa per includere ora anche la stazione dei treni e l’arteria di Viale La Plaia.
Piantedosi ha difeso la validità dell’iniziativa, respingendo le critiche di chi la definisce “propagandistica”: «È stata molto apprezzata perché dà l’idea di una presenza rafforzata sul territorio. Una presenza mirata per fare in modo che gli spazi pubblici siano restituiti alla piena fruibilità da parte dei cittadini.» I numeri forniti dalla Questora Lavezzaro sembrano dare ragione alla linea dura: «Nonostante sia partita solo da tre settimane e in forma sperimentale sta dando ottimi risultati, gli interventi delle forze dell’ordine si sono ridotti del 60%», ha dichiarato, parlando di reati più che dimezzati.
Tra gli argomenti principali del tavolo, l’allarme per la diffusione delle droghe. Il Ministro Piantedosi ha assicurato supporto dal centro per la creazione di task force investigative che possano colpire fenomeni come il narcotraffico e gli assalti ai portavalori, i quali «vanno anche oltre i confini di questa provincia».
La Questora Lavezzaro ha espresso forte preoccupazione per il livello di consumo di stupefacenti in città: «Cagliari mi ha stupito sotto questo punto di vista, non mi aspettavo un consumo così elevato di droghe. Un mercato in continua evoluzione, come dimostrano i lecca lecca e le sigarette elettroniche con allucinogeni» trovati di recente.
Altra criticità affrontata è il fenomeno delle baby gang, con due gruppi già sgominati dalla Squadra Mobile. La Questora ha sottolineato la necessità di un «approccio multidisciplinare», descrivendo i giovani come «senza punti di riferimento, abbandonati a sé stessi e pieni di stimoli, se pensiamo al web su cui tranquillamente navigano e in cui hanno difficoltà a capire quando e dove fermarsi».
Il Comitato ha discusso anche dell’incremento del traffico di migranti provenienti dall’Algeria, una “specificità” che ha iniziato a manifestarsi con maggiore evidenza nell’area. Piantedosi ha concluso la sua visita ribadendo l’intenzione di intervenire con decisione: «Abbiamo deciso di rafforzare l’azione di prevenzione di questo fenomeno di crescita degli arrivi dall’Algeria e quindi anche qui faremo delle azioni che tenderanno a prevenire, a fare in modo che venga scoraggiato.» L’istituzione, in forma sperimentale, delle operazioni “ad alto impatto” per 60 giorni, con pattugliamenti interforze, resta la risposta ferma all’esasperazione di cittadini e commercianti che chiedono il ripristino del decoro urbano e della sicurezza.
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