Come si dice celibe (o nubile) in sardo e da dove deriva questa parola?
Il fascino intramontabile della parola scapolo detta in sardo e della tassa che non perdonava nessuno.
Ah, i tempi cambiano, ma certe parole restano, con tutta la loro ironia e il profumo delle tradizioni antiche. In sardo campidanese, un uomo non sposato, o una donna ancora nubile, è definito bagadiu o bagadia. A prima vista sembrano termini semplici, ma se si guarda meglio, dentro c’è un intero mondo di significati, ironie e usanze che raccontano la Sardegna di un tempo. La parola deriva dal latino vacuus, che significa “vuoto” o “libero”: e in effetti su (il) bagadiu è proprio così, libero da legami e forse anche da qualche pensiero di troppo. Tuttavia, in passato, essere bagadiu non era visto come un privilegio, ma quasi come una colpa… e anche tassabile! Esisteva infatti la famosa tassa, un tributo comunale imposto agli uomini non sposati, un po’ come dire “è ora di sistemarti”. Una tassa che non risparmiava nessuno e che ricorda quella introdotta anche durante il Fascismo, la stessa che paga Marcello Mastroianni nel capolavoro di Ettore Scola Una giornata particolare.
Ma in Sardegna, l’ironia non mancava mai: per le donne si parlava della bagadia manna, termine un po’ pungente ma sempre affettuoso, usato per indicare una zitella attempata, una donna che non aveva ancora trovato il marito giusto. Anche nel mondo pastorale la parola si estendeva con graziosa coerenza: brebei bagadia era la pecora che non aveva ancora figliato, mentre su bagadiu indicava il gregge separato di agnelli e agnelloni, ancora liberi e senza “responsabilità familiari”. Insomma, essere bagadiu o bagadia non era solo una condizione civile, ma quasi uno stato d’animo. Un modo di essere un po’ testardo, un po’ indipendente, e sicuramente libero. E forse, a pensarci bene, in Sardegna tutti conserviamo dentro di noi un piccolo spirito da bagadiu: liberi nell’anima, indipendenti per natura e sempre pronti a prenderla con ironia, anche quando la vita – o il Comune – ci presenta il conto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA