In Sardegna sono stati scritti alcuni dei documenti più antichi di tutto il Medioevo occidentale, veri testimoni di un’epoca lontana e quasi leggendaria.
Tra questi spicca un manoscritto che oggi riposa tra gli scaffali della Bodleian Library di Oxford, la mitica biblioteca resa famosa dalla saga di Harry Potter, custode di migliaia di libri antichissimi che parlano di civiltà e storie dimenticate. Parliamo del celebre Codex Laudianus.
Il nome deriva da William Laud, arcivescovo inglese del XVI secolo, ma il cuore del manoscritto batte molto più indietro nel tempo: circa 550 d.C., quasi mille anni prima di Laud. Si tratta di un prezioso codice bilingue latino-greco, dove gli Atti degli Apostoli scorrono in due colonne parallele, come due fiumi di conoscenza che si incontrano sulla pagina.
La sua antichità lo rende il più antico manoscritto contenente gli Atti degli Apostoli, e secondo lo storico Bachisio Raimondo Motzo, potrebbe essere stato scritto proprio in Sardegna durante la dominazione bizantina. Motzo ne parla approfonditamente negli “Studi sui bizantini in Sardegna e sull’agiografia sarda”, curati dalla Deputazione di Storia Patria della Sardegna, spiegando come l’isola abbia potuto ospitare una creazione così straordinaria.
Non tutti, però, concordano: alcuni studiosi ritengono che il manoscritto possa avere origini romane, frutto di una mano lontana dalle coste sarde, ma il mistero rimane, avvolto tra le pagine ingiallite e il fascino di un tempo che sembra parlare ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA