Le due valli della Luna in Sardegna: sapete dove si trovano?

Ci sono due luoghi in Sardegna che hanno lo stesso nome "Valle della Luna": in entrambi il tempo sembra essersi fermato. Uno è l'ultimo paradiso hippy nell'Isola, l'altro fa parte di uno scenario selvaggio di rara bellezza. Andiamo a scoprirli.
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Le due valli della Luna in Sardegna: sapete dove si trovano?
Ci sono due luoghi in Sardegna che hanno lo stesso nome “Valle della Luna”: in entrambi il tempo sembra essersi fermato. Uno è l’ultimo paradiso hippy nell’Isola, l’altro fa parte di uno scenario selvaggio di rara bellezza. Andiamo a scoprirli.
C’è un luogo in Sardegna dove il tempo sembra essersi fermato, un paesaggio surreale dalla bellezza primordiale, pervaso dal profumo inebriante di elicriso, ginepro e mirto. È Cala Grande, ribattezzata “Valle della Luna” (da non comnfondere con la Valle della Luna di Aggius) per via del chiarore intenso e dell’aspetto suggestivo dei suoi graniti, che si illuminano sotto la luce lunare. Un angolo di mondo solitario e selvaggio, incastonato tra due costoni granitici nella parte occidentale di Capo Testa, a quattro chilometri da Santa Teresa Gallura.
La valle degrada dolcemente verso il mare, dove si aprono meravigliose calette con acque turchesi che creano un forte contrasto con i colori dorati delle rocce e il verde intenso della macchia mediterranea.
Qui, il vento e il mare hanno plasmato i maestosi massi in forme originali e insolite, simili a sculture, che rendono il paesaggio davvero unico. La distesa rettilinea di 500 metri, scenario magico per il festival Musiche sulle Bocche a fine luglio, rimane un luogo poco affollato grazie al suo accesso non agevole. Per raggiungerla, supererai l’istmo del promontorio e affronterai un sentiero stretto e tortuoso di 700 metri. La fatica, tuttavia, sarà ampiamente ripagata dallo spettacolo che ti attende.
Il fascino etereo di questo luogo deriva dalla sua complessa conformazione. In realtà, Cala Grande è suddivisa in sette piccole valli separate da mura di roccia. La prima è una valle stretta e lunga che conduce a uno spiazzo che dà direttamente sul mare. Lungo il percorso si possono notare segnali incisi e dipinti, testimonianza della comunità hippy che abita la valle. Qui si trova anche la prima delle tre cale principali, Cala de l’ea, un piccolo fazzoletto di sabbia che prende il nome da una sorgente vicina.
Procedendo verso sinistra lungo un agevole sentiero, si raggiungono la seconda e la terza valle. Un promontorio separa l’Ea dalla Cala di mezzu, dominata dalla suggestiva “roccia del dinosauro” e sormontata da Punta La Turri, comunemente detta “il teschio”, che con i suoi 128 metri è il più alto tra i massi circostanti. Lungo la sua “parete della luna” si diramano vari percorsi per gli amanti del free climbing. Continuando il sentiero, si apre la meravigliosa Cala grande che ha dato il nome all’intera valle, un angolo solitario di paradiso con fondali profondi, meta ideale per le immersioni. La quarta e la quinta valle si trovano a est, in direzione di Capo Testa, mentre la sesta e la settima sono le più occidentali.
L’erosione millenaria ha generato, all’interno delle valli, numerose grotte dalle forme stravaganti. Dalla fine degli anni Sessanta del XX secolo, queste grotte sono diventate le dimore di una comunità di hippy che scelse di vivere a stretto contatto con la natura, lontano dalla frenesia cittadina. Ancora oggi, viaggiatori da tutto il mondo, inclusi artisti, musicisti e persone in cerca di benessere e serenità, frequentano questo luogo, attratti dalla sua atmosfera magica e dalle energie “oscure” ricercate dagli appassionati di meditazione.
La “valle” è diventata uno dei simboli della lunga e splendida costa di Santa Teresa Gallura, il borgo issato sul promontorio più settentrionale dell’Isola, confermando il suo status di ultimo paradiso hippy in Sardegna.
Non c’è una sola Valle della Luna in Sardegna. Se la più famosa si trova a Capo Testa, un’altra, altrettanto affascinante, si estende nell’entroterra della Gallura, a poca distanza dal comune di Aggius. Questa area, nota anche come Piana dei Grandi Sassi, è un altopiano che incanta per i suoi vistosi e scenografici affioramenti granitici.
L’intera zona offre un paesaggio di elevato valore naturalistico e si può ammirare dalla strada panoramica che conduce a Trinità d’Agultu e Vignola. A differenza della sua omonima marittima, questa valle è cosparsa di grossi blocchi arrotondati di granito grigiastro, crollati nel corso del tempo dalle nude cime dei Monti di Aggius. Questi massi, che sembrano quasi delle sculture naturali, conferiscono al luogo un aspetto quasi surreale, trasformandolo in uno scenario suggestivo e unico nel suo genere.

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