Cabras, si impantanano col fuoristrada nella palude di Mistras: due turisti soccorsi e multati dal Corpo Forestale

Nel pomeriggio del 12 agosto 2025, due turisti si sono avventurati con un fuoristrada nello Stagno di Mistras, nel territorio di Cabras, ignorando divieti e segnaletica ambientale. La loro escursione si è però conclusa con il veicolo impantanato nella palude adiacente alle saline, in una delle aree naturalistiche più delicate e protette della Sardegna.
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Cabras, si impantanano col fuoristrada nella palude di Mistras: due turisti soccorsi e multati dal Corpo Forestale.
Nel pomeriggio del 12 agosto 2025, due turisti si sono avventurati con un fuoristrada nello Stagno di Mistras, nel territorio di Cabras, ignorando divieti e segnaletica ambientale. La loro escursione si è però conclusa con il veicolo impantanato nella palude adiacente alle saline, in una delle aree naturalistiche più delicate e protette della Sardegna.
Dopo la segnalazione ricevuta dalla Sala Operativa di Fenosu, il personale della Base Logistica Operativa Navale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Oristano è intervenuto rapidamente per prestare soccorso. Una volta messi in sicurezza i turisti e recuperato il mezzo bloccato, gli agenti hanno provveduto a sanzionarli per l’accesso non autorizzato in area protetta, come previsto dalla normativa vigente. L’area in questione, infatti, è classificata come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), riconosciuta come sito di importanza internazionale dalla Convenzione di Ramsar e parte della rete ecologica europea Natura 2000. Lo Stagno di Mistras, insieme allo Stagno di Cabras e alle zone umide di “Pauli ‘e Sali” e “Sal’e Porcus”, costituisce un habitat fondamentale per numerose specie rare e minacciate, un ecosistema palustre in costante equilibrio, già sottoposto a pressioni legate all’attività antropica. Il Corpo Forestale, nel ribadire l’importanza della tutela di questi ambienti, lancia un appello a turisti e appassionati di fuoristrada affinché si informino accuratamente sui percorsi consentiti prima di intraprendere qualunque tipo di escursione. L’ingresso in aree interdette non rappresenta soltanto un’infrazione punita con sanzioni salate, ma può provocare danni irreversibili alla biodiversità e disturbare gravemente le specie animali che utilizzano questi habitat per nidificare, svernare o sostare lungo le rotte migratorie. Un gesto superficiale può compromettere l’equilibrio di interi ecosistemi.

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