Punta Molentis, accesso alla spiaggia solo con SPID: tra paradiso naturale e burocrazia digitale

Per godere della sabbia bianchissima e delle acque turchesi di Punta Molentis, perla del litorale sardo nel Comune di Villasimius, non basta più svegliarsi presto e arrivare in tempo: oggi serve prenotare online e, soprattutto, essere muniti di SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
canale WhatsApp
Punta Molentis, accesso alla spiaggia solo con SPID: tra paradiso naturale e burocrazia digitale.
Per godere della sabbia bianchissima e delle acque turchesi di Punta Molentis, perla del litorale sardo nel Comune di Villasimius, non basta più svegliarsi presto e arrivare in tempo: oggi serve prenotare online e, soprattutto, essere muniti di SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.
È questa la regola, inderogabile, imposta per accedere alla spiaggia a numero chiuso, uno dei luoghi simbolo dell’estate sarda e tra i più amati dai turisti italiani e stranieri. Una misura pensata per tutelare l’ambiente e limitare l’afflusso giornaliero, ma che sta sollevando numerose perplessità, in particolare tra i visitatori non italiani. Usare lo SPID per aggiudicarsi un posto in paradiso, oggi, non è più una metafora: è una necessità concreta. La registrazione avviene su un portale online e, per essere completata, richiede l’autenticazione tramite identità digitale, strumento che gran parte dei cittadini italiani possiede, ma che risulta totalmente sconosciuto — e inutilizzabile — per la maggior parte dei turisti stranieri. Eppure, le regole sono queste, fissate dal Comune di Villasimius come parte di una strategia di salvaguardia ambientale che coinvolge undici località dell’Isola, ognuna con modalità d’accesso e sistemi di prenotazione differenti. Una frammentazione normativa che, in molti casi, rischia di creare confusione e malumori tra i vacanzieri. Se l’obiettivo di preservare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore è condivisibile, non manca chi sottolinea come l’eccesso di burocrazia digitale rischi di trasformare una giornata al mare in un percorso a ostacoli fatto di app, codici, autenticazioni e tecnologie non sempre accessibili. L’esperienza di prenotare un posto a Punta Molentis, dunque, diventa anche un banco di prova dell’Italia digitale, dove la protezione del territorio incontra — e talvolta scontra — la complessità delle regole e la rigidità delle piattaforme. Il risultato? Una condizione che può apparire quasi grottesca per molti italiani poco avvezzi alla burocrazia telematica e, ancor di più, per gli stranieri che si trovano tagliati fuori da un sistema pensato per cittadini locali. E così, mentre il sole sorge su uno dei tratti di costa più belli del Mediterraneo, resta il paradosso: la natura si difende con il digitale, ma il paradiso resta accessibile solo a chi sa — o può — usare lo SPID.

© RIPRODUZIONE RISERVATA