Un gesto eroico, un salvataggio che ha commosso l’intera città e che ieri mattina è stato ufficialmente riconosciuto all’interno dell’Aula consiliare di Palazzo Bacaredda. Luca Palmas, giovanissimo operatore della Karalis Rescue, è stato applaudito dal Consiglio comunale di Cagliari e dalla Giunta per aver salvato la vita a un bagnante in difficoltà al Poetto.

Il sindaco Massimo Zedda ha voluto esprimere pubblicamente la gratitudine della città: “A nome di tutta la città, grazie per quello che hai fatto”, ha dichiarato il primo cittadino rivolgendosi a Luca, che lunedì  è intervenuto prontamente quando un uomo ha perso i sensi in acqua. Palmas non ha esitato un istante: si è tuffato, ha portato il bagnante a riva e ha iniziato le manovre di rianimazione, riuscendo a stabilizzarlo prima dell’arrivo dei soccorsi del 118.

La cerimonia, breve ma intensa, si è svolta nei minuti iniziali della seduta consiliare, tra le interrogazioni e l’apertura dei lavori.
“Preparazione, competenza e sangue freddo non sono da tutti”, ha aggiunto Zedda. “A Luca va un piccolo riconoscimento per un grande gesto. Di nuovo, grazie a nome di tutta la città.”

Un applauso corale ha accompagnato le parole del sindaco, sottolineando la vicinanza e la riconoscenza dell’intera amministrazione comunale. Un momento semplice ma ricco di significato, che ha voluto rendere onore a chi, con prontezza e generosità, ha dimostrato cosa significhi davvero essere al servizio degli altri.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904