Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Quartucciu. Sapete perché gli abitanti venivano chiamati “Parigini”?

Importante centro di attività commerciali della città metropolitana di Cagliari, nel sud della Sardegna, nel suo territorio parchi naturali e siti archeologici. Ma sapete perché i suoi abitanti un tempo venivano chiamati parigini?
Un Comune al giorno, paesi di Sardegna: Quartucciu. Sapete perché gli abitanti venivano chiamati “Parigini”?
Importante centro di attività commerciali della città metropolitana di Cagliari, nel sud della Sardegna, nel suo territorio parchi naturali e siti archeologici. Ma sapete perché i suoi abitanti un tempo venivano chiamati parigini?
Nel cuore del Campidano meridionale, a soli sei chilometri da Cagliari e circondato da tesori naturalistici e archeologici, si trova Quartucciu, un comune di tredicimila abitanti che un tempo era frazione della vicina Quartu Sant’Elena. Il nome deriva da Quartutxo, versione antica di Quarto Suso, uno degli insediamenti che, nel Medioevo, costituivano un’area strategica per la vicinanza alla città e alle saline. L’economia locale oggi si regge soprattutto sul commercio e sui servizi, ma resiste ancora un’identità artigiana forte, fatta di intrecci, tessuti tradizionali e dolci tipici che raccontano una storia fatta di mani sapienti e di memoria condivisa. Passeggiare per il centro significa imbattersi in chiese ricche di storia, come la parrocchiale di San Giorgio, eretta su un impianto pisano e arricchita nel tempo da opere preziose, tra cui il crocifisso ‘della pioggia’ e il retablo del Castagnetta, ma anche negli edifici di culto dedicati a Sant’Efisio,
San Biagio e Sant’Antonio, che segnano il calendario liturgico e scandiscono i momenti forti della comunità. Ancora più indietro nel tempo conducono i siti archeologici di Pill’e Matta, necropoli punico-romana con oltre duecento tombe perfettamente conservate, e la spettacolare tomba di giganti di is Concias, una delle meglio mantenute di tutta la Sardegna, immersa nel parco dei Sette Fratelli, una distesa verde di diecimila ettari tra montagne, corsi d’acqua, rapaci e cervi. Poco distante, il parco Molentargius-Saline, patrimonio di biodiversità, accoglie i fenicotteri rosa e invita a scoprire il suo paesaggio in bicicletta. Ma c’è un dettaglio curioso e storico che accompagna Quartucciu fin dalla fine del Settecento: i suoi abitanti furono soprannominati “parigini”, non per gusto della moda o per amore della Ville Lumière, ma per un gesto politico che, all’epoca, fece scalpore. Nel 1792, quando la rivoluzione francese cercava di espandersi e una flotta si avvicinava alla Sardegna, i piemontesi e i feudatari sardi organizzarono una resistenza popolare reclutando a pagamento pastori e contadini. Ma Quartucciu non partecipò alla milizia, rifiutando di arruolarsi.
Questo rifiuto fu letto dai paesi vicini come un atto di simpatia verso i rivoluzionari d’oltralpe, tanto da valere ai suoi abitanti l’etichetta di “traditori” e, ironicamente, di “parigini”. Il soprannome, in origine dispregiativo, oggi resta come un aneddoto identitario che rende ancora più interessante la storia di questo paese: nessuna Torre Eiffel all’orizzonte, ma un gesto che ha lasciato un segno nella memoria collettiva e che testimonia come, anche in un piccolo angolo di Sardegna, si siano incrociate le grandi tensioni europee di fine Settecento.

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