L’era della comunicazione: viaggio nel marketing dalle origini al futuro

Con questa nuova rubrica, desideriamo raccontare l’evoluzione del marketing, svelarne i meccanismi e analizzarne i protagonisti. Come? Attraverso storie emblematiche, intuizioni geniali e rivoluzioni comunicative che hanno fatto scuola.
Viviamo immersi in un flusso continuo di messaggi, immagini e stimoli pensati per vendere, emozionare, persuadere. Il marketing – nato come disciplina commerciale – è oggi una forza culturale, sociale ed economica in grado di orientare gusti, comportamenti e persino identità collettive. Con questa rubrica, che prende il via oggi, vogliamo raccontarne l’evoluzione, svelarne i meccanismi e analizzarne i protagonisti, attraverso storie emblematiche, intuizioni geniali e rivoluzioni comunicative che hanno fatto scuola.
Dalla campagna Apple “Think Different”, che ha ridefinito il concetto di brand positioning, al fenomeno virale di “Share a Coke” di Coca-Cola, che ha trasformato la personalizzazione in leva emotiva e commerciale. Passando per l’epopea di Nike e la narrativa motivazionale del suo “Just Do It”, fino alle strategie social di Ryanair che hanno trasformato l’irriverenza in engagement. Analizzeremo anche il caso Barilla, che ha saputo reinventare la propria comunicazione puntando su inclusività e storytelling, così come la parabola iconica di Red Bull, brand che ha riscritto le regole della pubblicità attraverso i contenuti esperienziali.
Ci addentreremo nei territori più recenti del marketing esperienziale, dell’influencer marketing e del neuromarketing, esplorando fenomeni come il successo globale di Spotify Wrapped, l’impatto di campagne green come quelle di Patagonia, o le strategie AI-driven che stanno rivoluzionando la relazione tra brand e consumatore.
Ogni articolo sarà un viaggio dentro idee che hanno lasciato un segno. Perché il marketing, quando è fatto bene, non vende soltanto: racconta, ispira, cambia.
Viviamo immersi in una realtà iperconnessa, dove ogni scelta, ogni acquisto e persino ogni emozione è influenzata, consapevolmente o meno, da messaggi di marketing. Ma per comprendere appieno l’impatto che questa disciplina ha avuto (e continua ad avere) sulla società, è necessario fare un passo indietro. Questo primo viaggio parte proprio dalle origini del marketing, per esplorarne la storia, le evoluzioni e le nuove, sorprendenti frontiere
Il marketing nasce come risposta all’esigenza di connettere produttori e consumatori. Già nell’antichità, mercanti e commercianti praticavano forme embrionali di marketing, attraverso la promozione orale, la disposizione dei beni nei mercati e la costruzione di relazioni di fiducia. Tuttavia, il marketing in quanto disciplina strutturata prende forma nel Novecento, con l’esplosione dell’industrializzazione e l’aumento della produzione di massa.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, studiosi come Jerome McCarthy codificano i primi modelli teorici, tra cui il celebre “Marketing Mix”, basato sulle 4 P: Product, Price, Place, Promotion. Questi quattro pilastri diventeranno la base su cui si costruirà tutta la teoria e la pratica del marketing moderno. Il focus è sul prodotto, sul modo in cui viene distribuito, sul suo prezzo e sulla promozione.
Con il tempo, la visione si sposta dal prodotto al cliente. Negli anni Ottanta e Novanta, l’approccio “customer-centric” guadagna terreno. Si passa quindi al modello delle 4 C proposto da Robert Lauterborn: Consumer wants and needs, Cost to satisfy, Convenience to buy, Communication. Il cliente diventa protagonista assoluto.
Philip Kotler, considerato il padre del marketing moderno, amplia il concetto introducendo l’idea di marketing come processo sociale e manageriale volto a creare valore per il cliente. Nella sua celebre definizione, il marketing “soddisfa i bisogni attraverso processi di scambio”. In questa prospettiva, il marketing non è manipolazione, ma progettazione di esperienze significative.
Con l’avvento di Internet e dei social media, il marketing conosce una trasformazione radicale. Cambia il modo in cui i brand comunicano con i consumatori. Nasce il marketing digitale, che include SEO, SEM, email marketing, content marketing, influencer marketing, e molto altro.
Le piattaforme social come Facebook, Instagram, TikTok e YouTube diventano i nuovi spazi pubblicitari. La comunicazione si fa bidirezionale, dinamica, personalizzata. Il contenuto diventa centrale: il brand è sempre più una narrazione.
Tra i casi emblematici di questa trasformazione troviamo:
• Nike con la campagna “Just Do It” 4.0, che ha saputo rinnovarsi nel tempo raccontando storie di empowerment e inclusione (basti pensare alla controversa ma efficace campagna con Colin Kaepernick);
• Coca-Cola, pioniera nel content marketing con la piattaforma “Coca-Cola Journey”, che ha trasformato il sito aziendale in un vero e proprio magazine emozionale;
• Lego, che ha saputo evolvere da brand di giocattoli a produttore di contenuti multimediali, con film, videogiochi e storytelling crossmediale che coinvolgono community globali.
Oggi il marketing è data-driven. Le aziende raccolgono e analizzano dati per comprendere comportamenti, anticipare bisogni, personalizzare l’offerta. I software di marketing automation permettono di inviare il messaggio giusto al momento giusto, sul canale giusto.
Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT e strumenti simili, il marketing sta entrando in una nuova era. I contenuti possono essere creati in tempo reale, personalizzati su misura, adattati a milioni di micro-nicchie.
Le AI non sostituiscono il marketer, ma lo potenziano, liberandolo dalle attività ripetitive e lasciando più spazio alla creatività strategica. Il futuro è fatto di human+AI collaboration. Un’altra grande trasformazione riguarda i valori. I consumatori del XXI secolo chiedono ai brand autenticità, impegno sociale, trasparenza. Il marketing non può più essere solo vendita, ma deve rappresentare una visione del mondo.
Lo dimostrano brand come:
• Patagonia, che basa tutta la propria comunicazione sulla sostenibilità ambientale;
• Ben & Jerry’s, da sempre attiva su temi sociali e diritti civili;
• IKEA, che ha introdotto il concetto di “democratic design” e riduzione dell’impatto ambientale.
Le nuove tecnologie – realtà aumentata, realtà virtuale, metaverso – stanno aprendo scenari inediti. Il marketing diventa esperienza sensoriale, coinvolgente, partecipata.
Marchi come Gucci, Balenciaga e Nike stanno già sperimentando nel metaverso, creando spazi virtuali dove gli utenti possono vivere il brand in modo totalmente nuovo. Anche nel turismo, nella moda, nell’arte, si assiste a una crescente convergenza tra marketing, storytelling e tecnologie immersive. Il futuro sarà esperienziale. Il marketing è una disciplina viva, in continua evoluzione. Non è solo uno strumento per vendere, ma una lente per leggere i cambiamenti della società, un laboratorio di creatività, innovazione e strategia.
Nei prossimi articoli esploreremo casi concreti, interviste a esperti, strumenti operativi, tendenze globali. Perché conoscere il marketing significa comprendere il presente e immaginare il futuro.
Benvenuti in questo viaggio: la comunicazione è il nostro territorio, il futuro la nostra meta.

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