Viviamo in un’epoca in cui lo stress, l’ansia e le tensioni fisiche sono all’ordine del giorno e capaci di distruggere la qualità della nostra esistenza. Lo yoga e la massoterapia appaiono ormai sempre più come un’ancora di salvezza, offrendo una miriade di benefici per il benessere fisico e mentale. Lo yoga infatti non è una semplice sequenza di esercizi fisici ma una disciplina millenaria che unisce corpo, mente e spirito, offrendo benefici tangibili a chiunque decida di intraprenderne il percorso. La massoterapia è al contempo una pratica antica, riconosciuta oggi come un valido strumento terapeutico, capace di migliorare significativamente la qualità della vita fisica.
Lo ha capito anni fa Giacomo Sanna, insegnante di Yoga 500 ore, massaggiatore olistico, massoterapista e personal trainer: “Vivevo a Londra, il lavoro che svolgevo mi stressava parecchio così ho iniziato a fare meditazione. All’inizio, sarò sincero, non mi piaceva per nulla, mi sentivo ridicolo, poi un giorno, forse perché ero maggiormente concentrato ho capito gli enormi benefici. Ho provato sulla mia pelle lo stato di calma e pace, anche se momentaneo, che offre e da quel giorno ho deciso di provare anche lo yoga. Mi è piaciuto così tanto che non ho più smesso e ho studiato varie discipline e iniziato a insegnare” .

Mentre insegnava yoga, Giacomo ha capito di avere un dono: “Per correggere le pose devi toccare le persone e in tantissimi mi dicevano che in qualche modo le mie mani erano curative, il calore del mio tatto sembrava alleviare le loro tensioni e fastidi come se avessi la capacità di trovare i punti del corpo dolorosi e scioglierli”. È così che è arrivata nella sua vita la massoterapia. Il massaggio è un potente alleato nel ridurre le tensioni muscolari e alleviare il dolore. Attraverso manipolazioni i muscoli si rilassano, le contratture si sciolgono e la flessibilità articolare migliora notevolmente. Questo è particolarmente vero per chi soffre di mal di schiena, cervicalgia o dolori cronici.

Oggi che finalmente la fibromialgia inizia a essere riconosciuta come malattia cronica, trova nella massoterapia un’ottimo rimedio. “Proprio perché non esiste una cura definitiva per questa sindrome – spiega Sanna – la massoterapia è considerata uno dei trattamenti complementari e alternativi più efficaci per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Il massaggio infatti può aiutare a diminuire il dolore cronico diffuso e la rigidità muscolare tipici, favorendo il rilassamento e la diminuzione della tensione. Questo, aiuta il corpo a rigenerarsi e contribuisce anche a migliorare la qualità del sonno, alleviando l’insonnia di cui soffrono molti pazienti fibromialgici”.

Una volta tornato nella sua Cagliari, Giacomo ha così iniziato a studiare questa pratica e grazie alla fortuna di aver avuto maestri particolarmente formati, alcuni di questi osteopati, ha pensato di trasformare questa sua passione in una professione e ha aperto un anno fa, lo studio Massoterapia e Yoga che si trova in Piazza Michelangelo 28. Un rifugio sereno, le pareti bianche favoriscono in senso di calma e grazie alla luce naturale che filtra dalla vetrata, l’ambiente è illuminato senza abbagliare. Il pavimento in legno chiaro laminato offre una una superfice stabile per la pratica dello yoga. Nessun ingombro superfluo. Tutto è posizionato con cura per contribuire all’armonia generale. Gli accessori per la pratica, come tappetini, blocchi, cuscini e coperte, sono riposti ordinatamente in scaffali a vista o in armadietti, pronti per essere utilizzati. Tutto è pulito e ben mantenuto, trasmettendo un senso di cura e rispetto. Nella sala più interna Giacomo svolge la pratica della massoterapia in un ambiente accogliente e dove è assicurata l’assoluta privacy. L’aria è sempre fresca e pulita, grazie a un sistema di ventilazione efficiente, ma senza correnti fastidiose. Durante la lezione, il suono principale è quello delle istruzioni dell’insegnante, accompagnato talvolta da una musica di sottofondo soft e meditativa, o dal silenzio, che permette di concentrarsi sul proprio respiro.

Chi ha provato il tocco di Giacomo racconta che una sua seduta di massoterapia è un’esperienza profondamente rilassante e benefica, capace di alleviare le tensioni muscolari, migliorare la circolazione e promuovere un senso generale di benessere. Ovviamente il trattamento si adatta alle necessità di ciascuno. Ogni movimento, ogni pressione è studiata per sciogliere i nodi, allentare le contratture per una sensazione di distensione e sollievo. Come ha riferito uno dei clienti più assidui: “Una seduta di massoterapia con Giacomo non è solo un trattamento per il corpo, ma un vero e proprio rituale di cura per l’anima, un’occasione preziosa per staccare dalla frenesia quotidiana e riconnettersi con il proprio benessere più profondo”.

A confermarci tutto questo è stata la testimonianza di Paolo, 52 anni: “Giacomo mi ha salvato la vita. Da 20 anni soffro di dolori acuti nella zona lombo sacrale. In particolare L5s1/ L3l4 dovuti a protrusioni. Ho fatto anche due interventi di radio frequenze con aghi tra le vertebre per lenire il dolore dei nervi e ricostituire la massa del disco inter vertebrale, ma non ho avuto nessun beneficio visto che il fastidio continuava a presentarsi. Convivere con un dolore cronico è frustrante. La qualità della vita ne risente e anche l’umore. Ammetto che questo problema ha contribuito a deprimermi. In una seduta da Giacomo della durata di un’ora il mio dolore -che persisteva dal 2024 – è sparito. Ogni tanto vado a fare dei richiami, ma da un mese io non ho più alcun fastidio. Dico miracolosamente ma in verità questo è accaduto perché Giacomo è un professionista completo, preparato, competente e scrupoloso, con un grande dono che è quello di sentire il dolore altrui e curarlo non solo fisicamente ma anche psicologicamente. Lo consiglio perché le ho provate davvero tutte ma solo lui è riuscito a guarirmi da questa ormai decennale sofferenza fisica che ripeto stava minando anche la mia serenità mentale”.

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Il Cagliari lotta per un tempo ma si arrende all’Olimpico contro la Lazio.

Buon Cagliari a Roma ma gli uomini di Pisacane alla fine si arrendono (0-2) alla Lazio. La Lazio accelera nella ripresa e il Cagliari cade ancora: Isaksen e Zaccagni decidono all’Olimpico.

Il Cagliari esce sconfitto per la seconda volta in pochi giorni e vede allontanarsi la zona di sicurezza della classifica. All’Olimpico la Lazio si impone 2-0, sfruttando la superiorità tecnica e la maggiore brillantezza nella ripresa. A decidere la gara sono due splendide conclusioni di Isaksen e Zaccagni, che nel secondo tempo piegano la resistenza dei rossoblù dopo una prima parte equilibrata ma povera di emozioni.

Pisacane sceglie di ripartire con il 4-3-1-2, confermando gran parte dell’undici visto nel turno precedente. Palestra viene spostato a sinistra, una mossa pensata per contenere le accelerazioni di Lazzari e Zaccagni. L’inizio è bloccato: i ritmi bassi e le difese attente limitano le occasioni da gol. Il primo squillo arriva al 4’, quando Prati ci prova da fuori area dopo un corner, ma il suo tiro sorvola la traversa. Al quarto d’ora è Gaetano a trovare Folorunsho con un passaggio filtrante, ma il destro dell’esterno è troppo debole per impensierire Provedel. Anche Esposito, al 20’, non trova la mira su un pallone vagante al limite.

Gaetano accusa qualche problema fisico ma resta in campo, mentre la Lazio cresce con il passare dei minuti. Al 27’ Cataldi mette in mezzo un cross basso dopo uno schema su calcio d’angolo, e Palestra in scivolata riesce a liberare. Subito dopo Zaccagni crea scompiglio: supera Zappa, serve Bašić, ma il mancino del centrocampista finisce alto. Lazzari, pochi istanti più tardi, mette un altro pallone pericoloso in mezzo che Zaccagni gira a lato di un soffio. I biancocelesti aumentano la pressione e al 31’ costringono Caprile al primo vero intervento decisivo, un tuffo spettacolare sul tiro a giro di Marušić. Nel finale di tempo il Cagliari sfiora il vantaggio con Folorunsho, che raccoglie una punizione di Esposito e calcia da posizione defilata trovando la risposta di Provedel, poi Luperto vede il suo tentativo ribattuto. Il primo tempo si chiude senza reti ma con la sensazione che la Lazio stia prendendo il controllo.

La ripresa si apre con un cambio forzato per Sarri, che sostituisce Romagnoli con Provstgaard. Il Cagliari parte con buon piglio, ma spreca subito due occasioni potenzialmente interessanti: Esposito serve Borrelli, che calcia malamente, poi Gaetano fugge in contropiede ma conclude debolmente di sinistro. I rossoblù danno l’impressione di poter colpire, ma mancano di precisione nell’ultimo passaggio. Al 53’ Mina prova di testa su cross di Palestra, senza fortuna.

La partita si accende al 65’. Isaksen, fino a quel momento contenuto, riceve sulla destra, punta Palestra, si accentra e lascia partire un sinistro magnifico che si infila all’incrocio. È il gol che sblocca la gara e taglia le gambe al Cagliari. Pisacane tenta di reagire inserendo Luvumbo e Kılıçsoy al posto di Esposito e Borrelli, ma la Lazio gestisce bene il vantaggio, affidandosi all’esperienza di Vecino, entrato poco prima. Al 75’ Adopo ci prova dalla distanza, ma Provedel blocca senza difficoltà.

Negli ultimi minuti il Cagliari si riversa in avanti con generosità. Pavoletti e Idrissi entrano per dare peso all’attacco, e proprio il centravanti, all’82’, sfiora la deviazione vincente su un cross di Prati. Poco dopo Felici calcia con potenza, ma Guendouzi si oppone col corpo, evitando il pareggio. La Lazio, pur arretrando, resta pericolosa in contropiede e al 90’ chiude definitivamente i conti: un errore in uscita di Prati consente a Zaccagni di recuperare palla, accentrarsi e firmare con un destro preciso il 2-0 finale.

Per il Cagliari è un’altra serata amara, fatta di buone intenzioni ma poca concretezza. La Lazio, invece, ritrova serenità e continuità di risultati, dimostrando di saper colpire nei momenti decisivi. I rossoblù tornano a casa senza punti, con la necessità di ritrovare fiducia e lucidità prima che la classifica diventi davvero complicata.