Cagliari festeggia i cento anni di Giovanni Sulis. “Il mio segreto? Niente auto, tante camminate”

Frequentatore abituale del circolo sotto casa, viene accolto con entusiasmo da tutti. Un simbolo vivente del legame con il territorio e di una vita condotta con semplicità, determinazione e affetti sinceri. Giovanni Sulis dimostra che il benessere può nascere anche dalle piccole abitudini quotidiane.
A nome del sindaco Massimo Zedda, la vice presidente vicaria del Consiglio e consigliera comunale Marzia Cilloccu ieri si è recata a casa del signor Giovanni Sulis per portare gli auguri della città di Cagliari in occasione del suo centesimo compleanno.
Un traguardo prestigioso quello raggiunto dal signor Sulis che ha vissuto una vita fatta di sobrietà, disciplina e tanto amore per la famiglia, come riporta uan nota del Comune.
Il suo segreto? Semplice: “Niente automobile, camminate quotidiane lungo il quartiere e spostamenti solo con i bus CTM”.
Giovanni Sulis, nato a Tonara ma residente da sempre nel quartiere Is Mirrionis di Cagliari, ha festeggiato il secolo di vita circondato dall’affetto della moglie Michela, dei figli e dei nipoti. Ex poliziotto, in servizio per decenni all’ufficio di viale Buoncammino, è conosciuto per il suo rigore, ma anche per il cuore grande e l’infinita dedizione alla famiglia.
Il signor Sulis ha sempre avuto un obiettivo chiaro: dare un futuro ai figli attraverso lo studio. E oggi, con orgoglio, vede lo stesso percorso realizzarsi anche nei nipoti.
Frequentatore abituale del circolo sotto casa, viene accolto con entusiasmo da tutti. Un simbolo vivente del legame con il territorio e di una vita condotta con semplicità, determinazione e affetti sinceri. Giovanni Sulis dimostra che il benessere può nascere anche dalle piccole abitudini quotidiane.
Al nuovo centenario di Cagliari, Marzia Cilloccu ha consegnato una pergamena celebrativa per il prestigioso traguardo raggiunto e una medaglia ricordo con lo stemma della città.

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Una pianta rarissima che cresce solo in Sardegna, un “fossile vivente”: di cosa si tratta?

Una pianta antichissima sopravvissuta a 30 milioni di anni di evoluzione. Cresce solo in poche aree del nord dell’Isola ed è protetta dalla Convenzione di Berna. Scopriamo insieme di che si tratta
Cresce solo in Sardegna e in pochissime aree del nord dell’Isola: è la Centaurea horrida, nota anche come Fiordaliso Spinoso. Pianta rarissima, è considerata un “fossile vivente”, presente sulla Terra da oltre 30 milioni di anni, prima ancora che la placca sardo-corsa si staccasse dal continente.
Fu descritta per la prima volta nel 1824 dal medico ligure Giovanni Badarò, che la osservò tra le rocce dell’Asinara. Oggi è nota per popolare ambienti costieri estremamente selettivi, dalla gariga di Punta Salippi fino alle rupi di Punta dello Scorno, su suoli scistosi, granitici o calcarei, ma solo dove esistono condizioni climatiche molto particolari.
Forma cespugli bassi e tondeggianti, molto spinosi, aderenti al suolo: una strategia di adattamento al vento salmastro e alla scarsità d’acqua. Per questo è soprannominata localmente “cuscino della suocera”. Il nome “horrida” riflette proprio il suo aspetto ispido e ostile.
Protetta dalla Convenzione di Berna — che tutela solo 20 piante italiane — è considerata una specie vulnerabile: ha un buon numero di esemplari, ma in stazioni ristrette e frammentate. Fiorisce tra maggio e giugno, con fiori poco vistosi, bianco-rosati, seguiti a luglio da frutti grigi a forma di achenio.

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