Davide Nicola saluta il Cagliari: “In questa terra lascio un pezzo di me”.

Con un messaggio intenso e carico di emozione pubblicato sui social, Davide Nicola ha annunciato ufficialmente il suo addio al Cagliari, rivolgendosi alla “famiglia rossoblù” con parole che racchiudono passione, riconoscenza e un legame autentico con l’Isola.

Sedersi sulla panchina del Cagliari – scrive – ha significato vivere ogni respiro della città, dall’entusiasmo dell’alba all’attesa delle notti prima delle partite, dalle gioie alle delusioni che solo il calcio sa regalare. Ringrazia la Sardegna per avergli restituito quella passione pura, fatta di cuore e lotta quotidiana, che non si spegne mai. Nicola racconta di lasciare un angolo di sé in questa terra e di ripartire con la consapevolezza che l’orgoglio vero nasce dall’attaccamento sincero. Aggiunge che ogni difficoltà affrontata è diventata un valore, ogni vittoria un’emozione incancellabile. Infine, il saluto personale al presidente, al direttore, ai giocatori, allo staff, ai tifosi e a tutto il popolo sardo, con parole di profonda gratitudine e rispetto per l’esperienza vissuta.

Cagliari saluta Stefano Mameli: competenza, impegno e visione al servizio dello sviluppo del territorio.

È scomparso a 49 anni Stefano Mameli, direttore generale del Cacip – il Consorzio industriale provinciale di Cagliari – dopo una lunga malattia affrontata con riservatezza e forza.

Laureato in Scienze Politiche, Mameli ha dedicato l’intera vita professionale allo sviluppo locale, alla progettazione territoriale e alla formazione, costruendo un percorso coerente e profondo che lo ha visto operare in diversi ambiti istituzionali e associativi della Sardegna. Ha iniziato come esperto in progetti di cooperazione per Laore, poi è stato responsabile della formazione e dei progetti speciali per Confartigianato Imprese Sardegna, fino ad assumere incarichi dirigenziali prima nella Città Metropolitana di Cagliari, di cui è stato direttore generale a partire dal 1° agosto 2019, e successivamente alla guida operativa del Cacip. Il suo lavoro si è sempre caratterizzato per un approccio concreto e partecipativo, volto a coniugare visione tecnica e impegno civico, con una profonda conoscenza della progettazione europea, della consulenza per enti pubblici e privati e della gestione di processi complessi per lo sviluppo del territorio. La notizia della sua morte ha suscitato profonda commozione in chi lo ha conosciuto: colleghi, collaboratori e amici ricordano una figura apprezzata per la serietà, la competenza e la capacità di dialogo, sempre orientata al bene comune.