Cerimonia simbolica e fuori dagli schemi per Sebastiano, fratello del rapper Salmo, che ha celebrato le nozze a San Teodoro con un officiante d’eccezione: proprio il celebre artista olbiese. Dopo l’unione civile firmata a dicembre a Olbia, la coppia ha voluto festeggiare con amici e parenti in un contesto più intimo e informale.

Tra gli ospiti anche l’attore Alessandro Borghi, ma a catalizzare l’attenzione è stato Salmo, che ha guidato il rito con tono ironico e provocatorio. In un video diventato virale, il rapper si rivolge al fratello con la consueta irriverenza: “È consapevole che se divorzierà dovrà pagare gli alimenti?”.

Un momento che ha fatto sorridere i presenti e scatenato i social, confermando ancora una volta lo stile inconfondibile di Salmo, capace di sorprendere anche nei contesti più inaspettati.

Il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato, nella seduta di ieri, la mozione “Cagliari città della pace e del dialogo nel Mediterraneo”. Il documento, dal forte valore politico e programmatico, rappresenta un passo significativo nel riposizionamento della città all’interno del contesto internazionale.

Promossa con convinzione dal sindaco Massimo Zedda, primo firmatario, e illustrata in Aula dal consigliere Davide Carta, la mozione intende trasformare Cagliari in un centro di riferimento stabile per la promozione della pace, del dialogo tra culture e della cooperazione tra i popoli del Mediterraneo.

Durante il dibattito consiliare è emersa con chiarezza la visione dell’Amministrazione: radicare nella comunità una cultura della pace attraverso progetti concreti e partecipati. Il documento approvato prevede, tra le varie azioni: la creazione di un Tavolo permanente per la pace; il potenziamento dell’educazione alla cittadinanza globale e alla nonviolenza nelle scuole; la realizzazione del Parco della Pace nell’area tra Tuvumannu e Tuvixeddu; la partecipazione stabile alla Marcia Perugia-Assisi; il riuso del patrimonio militare dismesso a fini sociali; la promozione di corridoi umanitari e sanitari; l’istituzione del Festival Mediterraneo della Pace e delle Culture; l’adesione al Trattato internazionale per l’abolizione delle armi nucleari e l’ingresso in una rete di città mediterranee impegnate per la pace.

Durante gli interventi è stato sottolineato come le sfide globali richiedano risposte collettive: “Nessuno può affrontarle da solo”. Da qui l’appello a costruire un’alleanza ampia, che coinvolga tutte le istituzioni – dalla Regione all’Università, dal mondo ecclesiastico al Governo nazionale – in un impegno condiviso per uno sviluppo fondato su dialogo, solidarietà e sostenibilità.