Nelle prime ore di oggi, un’imbarcazione a vela di oltre 20 metri, battente bandiera francese, si è arenata davanti alla Prima Fermata del Poetto di Cagliari. A bordo si trovavano tre cittadini francesi, tutti in buone condizioni di salute.

L’allarme è scattato intorno alle 4:50, quando la Guardia Costiera è intervenuta prontamente con la motovedetta CP307, accertando lo stato di sicurezza dell’equipaggio e avviando il monitoraggio della situazione.

Sul posto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, impegnati insieme alla Guardia Costiera nella valutazione delle manovre necessarie per il disincaglio dell’imbarcazione. Le operazioni, tuttora in corso, si stanno rivelando particolarmente complesse a causa delle difficili condizioni meteo-marine: in zona soffiano forti raffiche di scirocco e il mare è agitato. Al momento non si segnalano rischi ambientali, ma l’area resta sorvegliata in attesa del recupero dell’imbarcazione.

Quando si parla di migrazioni verso la Sardegna, vengono subito in mente i genovesi di Carloforte o i ponzesi che hanno popolato diverse coste dell’isola, da nord a sud. Ma c’è un’altra storia, meno nota, che affonda le sue radici nel mare del XVII secolo.

È quella dei pescatori di Pozzuoli, che arrivavano a bordo di piccoli gozzi, spinti dal desiderio di nuove rotte pescose e da un istinto antico di sopravvivenza. All’inizio venivano solo per la stagione della pesca, ma poco alla volta hanno portato con sé le famiglie e si sono stabiliti per sempre nella splendida cornice dell’Isola della Maddalena.

Oggi, a distanza di secoli, i cognomi parlano ancora campano: Scuotto, Di Fraia, D’Agostino… sono firme silenziose di un legame profondo con la terra flegrea, ben piantato tra i graniti del nord Sardegna.